GTV2000 - La Collezione

Altrettanto spettacolare è la vettura originale.

Troverete qui una bella presentazione del restauro, con a pagina 6 la foto del tetto bicolore

Complimenti Patrick..spettacolare

La slitta di Babbo natale ha dovuto rimandare il decollo per via della tempesta di questa vigilia di Natale.

Nel frattempo è "atterrato" comunque un modello raro e interessante, l'Alfa 2000 Berlina di Conquest Models.

Non riesco a trovare l'anno di produzione, ma probabilmente dopo 1993 perché non è nel libro di Rampini. Conquest Models faceva modellini in metallo, in piccola serie, pesantissimi, dello stesso tipo di Brooklins, specializzata in carrozzoni made in USA.

In questo caso si tratta di un modello realizzato dalla SMTS inglese per conto di un distributore olandese "Daimler House". Pare siano stati prodotti un centinaio di esemplari, ma il dato non è verificato.

Le proporzioni, e la finitura, per un modello anni 90, sono molto buoni.

Anche di fianco rende bene, al netto del paraurti un po' penzolante, pero' succede anche sulle 2000 vere! Basterebbe reincollarlo in miglior posizione, ma credo che lo lascero' cosi'. Anche le maniglie potevano essere incollate un po' più rigorosamente, ma tant'è.

Per il resto, cerchi, proporzioni, stemma Bertone, non è male.

Anche il posteriore è ben proporzionato. I fanali sono trattati abbastanza bene.

E pure gli interni, a costo di qualche particolare un po' fuori scala (tipo i poggiatesta), sono fedeli.

Certo ha un tipico difetto, il colore carrozzeria dietro le fotoincisioni del giunto parabrezza. Difetto molto comune per questo tipo di montaggio, specie allora.

Ma come??? Cosa leggo? "2000A"??

Mi hanno rifilato un'automatica? Nooooo...

Ebbene si': guardate la posizione della leva: è quella dell'automatico, quella del cambio 105 fuoriesce inclinata, infulcrata più in avanti.

Mi sembra di capire che il modello fosse ispirato a quella di un noto collettore olandese di Alfaminiatura, Gijs Jordans, che curava la rubrica modellismo nella rivista del club fino a qualche anno fa.

Beh cavolo, una bella rarità con la riproduzione della versione col cambio automatico, di cui ignoravo pure l'esistenza!

Bel modello, mi sembra che abbia la verniciatura un po' spessa o è l'effetto delle foto?

gtv2000, 22/12/2013 23:48:

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Altrettanto spettacolare è la vettura originale.

Troverete qui una bella presentazione del restauro, con a pagina 6 la foto del tetto bicolore

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Interessante.

Però una cosa mi lascia perplesso:

da una delle foto si vede chiaramente il dettaglio di cui parlavi in precedenza, e cioè che anche il tetto era bianco.

Ora: restauri una vettura di questo livello, hai il documento in mano che ti permette di seguire l'originalità e lo ignori??? Mah...

Per la 2000A: hai ragione, il risultato è il misto tra la classica lavorazione del metallo, e una verniciatura un po' spessa. Invero pur essendo una 1/43, dalle foto sembrerebbe quasi una Togi 1/23.

Per il restauro della Figoni, siccome conosco quello che si è fatto carico della ricerca storica, mi ha spiegato che quelle foto dove si vede bene il tetto bicolore le hanno trovate quando era troppo tardi per cambiare. Sulle prime, e lo vedi pure te setsso nel documento, era impossibile dire se il tetto era frutto di un riflesso o di una diversa verniciatura. Finché non è saltata fuori la foto del salone, confermata dopo da una migliore copia della foto al concorso d'eleganza. La verniciatura sola ha costato 2000 ore di lavoro per quanto mi ha detto.

2000 ore???

Calcolando le canoniche 8 ore, sono 250 giorni, cioè esattamente un anno lavorativo.

Sinceramente, dal basso della mia ignoranza, non riesco a immaginare quale difficoltà tecnica possa portare a impiegare un anno per la sola verniciatura.

Un conto se si riferisce anche a tutta la preparazione...

Fa un po' te...

<The picture of the
Paris Motor Show and a high-quality print of the 1934 Concours
d'Elegance in Nice (with Ms. Steur) only became available when the car
was in the last stages of painting, and the owner decided to stick with
the decisions that had been made earlier (there are about 2,000 hours of
labor in the paint job alone).>

Questo mi ha scritto il mio corrispondente canadese dietro mia richiesta della foto col tetto bicolore che non ritrovavo.

Non mettevo in dubbio che ti abbia detto così e che tu abbia riportato correttamente quanto ti è stato riferito.

Quello che mi sbalordisce è la cifra, che anche per un'auto di assoluto pregio del 1934 mi pare assolutamente spropositata, per la sola verniciatura...

EMC ha anche fatto la versione originale con tetto bianco e senza tergi:



Carina, ma escludo di spendere un'altra volta il prezzo richiesto.

Ecco un'altra cosa che mi incuriosisce.

Come mai all'inizio era senza tergicristalli? Nel documento del restauro, nella foto d'epoca di pagina 8 compaiono magicamente.

Si vede che era stata pensata, o quantomeno ultimata con l'intento di farne un animale da concorso e non un'auto da usare ogni giorno. Poi qualcuno ha sentito la mancanza dei tergi, verosimilmente un giorno di pioggia.

Torno un attimo a pagina 2 di questa sezione, con la SE048 ripresa meglio. Lo spunto viene da un modellista francese che ha montato il modello Tron, e volevo vedere se il mio fosse un Tron non ancora segnato tale, o un Yow/Raccoon. Buona la seconda, ci sono delle differenze visibili.

La Tron montata dal modellista francese:



Spicca la parte alta del finestrino spiovente, e la fiancata lavorata nella parte davanti agli scarichi.

Caratteristiche che si ritrovano sulla vera, ma non esattamente come sul modello: presa d'aria diversa (NACA) e linea di finestrino che segue quella del tetto.



Mentre la mia, che è Yow o clone di Yow, ha la fiancata piatta e il finestrino rettangolare.

Difficile l'identificazione, infatti...

Cerco la mia e te la fotografo, non è senz'altro Tron perchè la presi molti anni prima che uscisse quella del modellista ligure. Devo cercarla.