Fortunatamente ho studiato francese alle medie e non ho difficoltà a leggerlo;
potrei anche registrarmi per rispondere direttamente però purtroppo dopo quasi 20/25 anni di inutilizzo sono parecchio arrugginito e avrei qualche difficoltà in più a scrivere in maniera decente;
quindi se hai voglia di proseguire tu la discussione sarebbe meglio...
Vedo che hai scritto che "l'amico italiano esita tra l'originalità, che a prima vista non è così elegante, e il classico rivestimento texalfa liscio/intrecciato" non è del tutto esatto:
ho detto io stesso che sembrano fare abbastanza pena come accoppiamento il texalfa e il panno, però ho scritto anche se trovo documentazione sufficiente li faccio sicuramente così, anche perché sta venendo fuori che sono una vera rarità e la cosa mi fa piacere.
Però se non trovo sufficiente materiale per farli riprodurre con certezza sono costretto a ripiegare sui classici.
Adesso provo a scrivere a Trinchero, che a quanto mi risulta in Italia è il maggiore se non l'unico produttore di materiali di rivestimento d'epoca.
Gli allego la foto del 1750 che mi hai trovato e quella del catalogo finizioni e voglio vedere se riesce già a risalire al materiale giusto e se, magari, ha pure documentazione al riguardo: se si occupa di replicare stoffe d'epoca deve pur avere un qualche archivio.