Ecco un nuovo entry nella collezione, di cui sono particolarmente contento.
A me piacciono questi modelli che hanno un particolare significato culturale e storico, oltre ad un fascino diciamo pure artistico.
I pionnieri del modellismo rientrono in pieno in qui crismi: un esemplare del genere ci riporta nel tempo, sia nel pensare che a differenza di oggi, 50 anni fa nemmeno si sognava di un uscita di Alfa miniatura all'anno (ed erano Politoys o giù di li'), mentre qualcuno, sul tavolo di cucina, provava ad inventarsi qualcosa.
Serviva tanta manualità per fare un modello che non era certo una stampa 3D di una modellazione digitale, ma l'interpretazione, con tutto cio' che comporta di soggettività, di scarsi documenti iconografici, o anche, in quanche caso, disegni dimensionali più o meno indovinati. Rifinire auto anteguerra, con meccanica esposta, richiedeva anche li' parecchia immaginazione coi mezzi limitati per riprodurre parti fragili.
Ebbene l'Alfa P2, oltre essere la prima campionessa del mondo, aveva un particolar che la rendeva adatta a quei provini: con le balestre posteriori incastonate nella carrozzeria, almeno salvavano il modellista di un grattacapo, ci poteva infilare un semplice asse e gli rimaneva la sola sospensiione anteriore da riprodurre. Cosi' spiega Paddy Stanley per la scelta del suo primo modello.
Qui si tratta sempre di Alfa P2 in 1/43. Sembra possa essere la prima automobilina in resina, se come recita Rampini usci' infatti nel 1967. La mia reca pero' la data 1971 sotto.
Abbiamo quindi una bella P2 prodotta dall'Inglese Barry Lester, in resina, nel 1971.
[Modificato da gtv2000 13/05/2017 11:16]