00 03/08/2020 15:28
Ci ho pensato un po', e la cosa non mi entusiasma.

Vedo molti motivi per non essere troppo convinto. Certo, con un po' d'impegno e di scambi d'opinione, la scelta di qualche modello potrebbe anche riscuotere consenso.

Invece, mi pare che collezionista e produttore (o commitente perché qui si sceglie, certo un modello, poi non si fa altro che versare soldi) sono due figure diverse. Per quanto mi riguarda, la dimensione culturale è assai centrale nella concezione della collezione. La trovo nel ricercare il background sia dell'Alfa riprodotta, sia del modellino come tale. Qui semmai rimane la prima parte, volendo.

Ma si dà per scontato che il risultato sia all'altezza delle aspettative. Eppure, se anche riconosciamo i progressi tecnici nella produzione modellistica, non mancano i modelli di produzione finanziar-cinese che non ci convincono del tutto. Io non sono per niente convinto che, nello schema proposto, ci sia verso tirarsi indietro senza notevoli guai e perdite se, per esempio, il prototipo non è soddisfacente. O se la produzione dà luogo a scarti notevoli a livello di qualità. So delle molte grane a cui sono andati incontro finanziar-industriali che hanno delocalizzato, in particolare nel campo del modellismo, ma non solo.

Anche a considerare che vada liscio, poi i 199 modelli vanno venduti (eh, beh tutto questo per averne uno per sé!?). 30-40-50 magari li distribuisci a conoscenti diretti e indiretti. Poi venderne 150 su eBay?? Dai 10% di commissione eBay in giù se scegli altr intermediari, ecco che salgono ulteriormente le spese. Pero' se io, da privatista vendo un oggetto a settimana tra doppioni o altro, va bene. So come fatto accertato che il fisco segue i conti eBay sospetti di fare commercio in nero. Mi pare scontato che se la cosa viaggia bene, i guai sono dietro l'angolo.

A guardare bene, preferisco aiutare Christian nelle sue prove di stampa 3D o di clonazione, prendendo qualche modello che mi piace, o riservare un budget per le onerose ma stupende creazioni di Maurizio che di investire soldi per ingrassare gli intermediari che propongono lo schema in discussione e sfruttare le manine cinesi chiamate a realizzarlo. Come la metti se, alla fine, il modello made in Cina ordinato (intendo l'esemplare che ti sei messo in bacheca che ti costa tutto quello che non sei riuscito a rientrare dei costi sostenuti), tra guai e scarti, finisce col costarti tre o cinque volte il prezzo di un Autodelta43 o un Gulp, perché non è andata come previsto?

Ecco, ognuno la pensa come vuole, ma questo è il succo delle mie personali riflessioni sul tema proposto. Se mi "avanzano" mille euro, li tengo pronti per una stupenda Alfa di latta conservata dagli ultimi 70 anni in quà, e provo qualche emozione ogni volta che la ammiro nella vetrina - per la sua bellezza, per la storia che mi potrebbe raccontare se parlasse, per l'immaginare il bambino che la ricevette decenni fa, per l'eccezionalità di una confezione integra dopo decenni, per il coronamento di anni passati ad aspettare l'opportunità di averla,... Non sono convinto che l'idea di una commessa di un modello in Cina mi dia mai la stessa soddisfazione, e non mi sono mai sognato finanziatore di attività all'estero.
[Modificato da gtv2000 03/08/2020 15:32]