Le Alfa in scala 1/43

Ultimo Aggiornamento: 18/04/2024 15:30
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05/08/2019 16:37

Marco, per indole, preferisco riflettere sette volte prima di indugiare nel complottismo... [SM=g27986] [SM=g27988]

Sono anch'io preparato in statistica, e concordo che il caso non c'entra con queste "coincidenze".

Quello che c'entra è che il metro per ogni cosa in questa epoca è il tornaconto, a volte misto a qualche "spinta" più pregevole.

Sono del tutto convinto che sia Marco che Maurizio hanno cominciato a fare modelli prima per passione, poi magari considerando che menando bene la barca potevano anche ricavarne qualcosa - e ci sta ovviamente.

Per quanto riguarda Matrix, mi pare che Fer conosca un pochino le persone che ci sono dietro, quindi se c'è qualche commento informato lo puo' fare lui, non io. Ma mi sembra di capire che hanno già alle spalle varie esperienze nella produzione di modelli.

Dall'esterno mi pare capire che, oltre forse ad un certo interesse per l'Alfa Romeo (?), ci sia oltretutto tanto opportunismo. Se uno che campa a far (fare in Cina) modellini (semi-)industriali si guarda intorno, punta a cio' che si dovrebbe vendere meglio.

L'Alfa Romeo è un mercato sicuro, forse quanto o più della Porsche o della Ferrari, non per la quantità (su questo di sicuro F e P vanno di più in assoluto), ma per la solidità dello zoccolo di collezionisti sfegatati. Qui ce ne sono alcuni, fuori anche di più.

Ora se Mr Matrix cerca ispirazione per i suoi prosssimi modelli, e vede che gli Alfisti sui vari forum, su FB o altrove vanno pazzi per un modello troppo caro per una consistente fetta di loro, non guarda in faccia a nessuno e, con tanto dispetto, tira fuori il doppione, che a metà prezzo venderà 20 volte quanto la realizzazione pregiata. Cosi' facendo tira anche il pane dalla bocca del bravo artigiano che perderà solo alcune vendite, ma per lui queste poche vendite rappresentano qualcosa.

Le idee per modelli di richiamo non sono cosi' scontate, e bisogna pure trovare la documentazione. Questo richiede tempo e/o contatti, e probabilmente, scopiazzando qualche progetto di artigiani, questi industriali prendono una scorciatoia che gli fa risparmiare tempo e soldi.

Se mi sbaglio, Maurizio o Marco, che leggete qualche volta, non esitare a testimoniare, se volete.

Ma agli acccordi non ci credo. Anzi sarebbe più bello se almeno gli industriali pagassero qualcosa agli artigiani perché questi passino documentazione, studi ecc.

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05/08/2019 18:08

Forse mi sono espresso male quando ho parlato di "accordo".
Proprio non intendevo che gli Artigiani fossero in "accordo" con Matrix, ma che ci potesse essere un "circuito" che alimentava quest'ultima sui modelli di maggior successo.
Come tu dici, statisticamente è impossibile che due produttori escano in contemporanea sulla stessa versione di una vettura degli anni 30/40 !!!
Sono pienamente d'accordo che ci dovrebbe essere una specie di "royalty" a favore di chi investe e fatica a realizzare la prima versione di un modello "storico".......
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05/08/2019 18:38

Gentilissimi Marco Vittorio e Patrick, ringrazio per aver affrontato un argomento così "scottante" in quanto come artigiano che realizza le sue Alfine come Gulpmodel posso solo confermare ciò che Patrick ha così ben dettagliatamente descritto ! E' esattamente ciò che succede, noi appassionati artigiani ci arrabattiamo alla ricerca di documentazione inedita (io stesso ho spesso condiviso materiale in mio possesso con Alessandro Sannia o Stefano Salvetti) e tutto ciò è dettato prima di tutto da una grande passione. Purtroppo il Sig. Matrix (che è Olandese) avrà ovviamente contratti legati a quantitativi con i cinesi che producono per lui (penso nasca tutto dal filone Spark) al punto che oggi chiunque può diventare improvvisamnete un nuovo produttore, basta avere dei soldini, un avvocato ed una rete commerciale et voila i cinesini fatto tutto loro ! Altro che anni di errori, di prove, di tentativi come io e Maurizio abbiamo fatto ! Ovviamente questo si ripercuote sulla nostra possibilità di creare nuove proposte e sicuramente in futuro saranno sempre più i cinesi a farla da padrone. Ne approfitto per dimostrare tutta la mia solidarietà a Maurizio Sabatini che ha creduto fermamente nel progetto della sua bella 6c 2500 Ghia, modello forse un pò sfortunato per le tempistiche, difficoltà che hanno solo facilitato colore che fanno tra "trait d'union" tra i collezionisti e la parte pensante di Matrix. Non esprimo commenti al riguardo ma penso Patrick abbia ben colto la causa. Suggerisco i modellisti a valutare anche l'unicità dei loro modelli comprando il made in Italy, rispetto agli Spark..ops..Matrix, ed anche le sigue quantità di produzione dovranno inevitabilmente permettere di mantenere il oro valore nel tempo.

Personalmente non annuncerò più nessuna novità se non a modello pronto, anche se come già successo con la mia 6c1750 Aprile, questi personaggi avranno contratti di produzione da onorare. In una parola hanno letteralmente ucciso l'artigianato made in Italy !
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06/08/2019 11:44

boh...davvero credete che leggano un forum e facciano un modello?
Io ho tribolato come un cane per avere contatti con i grossi produttori, propongo liste di modelli inediti ecc e al 90% non mi si cagano di striscio. matrix poi pare inavvicinabile. COn gli altri ho dialoghi e aiuto a correggere errori (mi occupo solo di modleli italiani)
Ho fornito liste di modelli infinite qua e la.
Spark poi ha praticamente abbandonato le nostre vetture
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06/08/2019 11:56

Re:
Marco66.8, 05/08/2019 18.38:

Gentilissimi Marco Vittorio e Patrick, ringrazio per aver affrontato un argomento così "scottante" in quanto come artigiano che realizza le sue Alfine come Gulpmodel posso solo confermare ciò che Patrick ha così ben dettagliatamente descritto ! E' esattamente ciò che succede, noi appassionati artigiani ci arrabattiamo alla ricerca di documentazione inedita (io stesso ho spesso condiviso materiale in mio possesso con Alessandro Sannia o Stefano Salvetti) e tutto ciò è dettato prima di tutto da una grande passione. Purtroppo il Sig. Matrix (che è Olandese) avrà ovviamente contratti legati a quantitativi con i cinesi che producono per lui (penso nasca tutto dal filone Spark) al punto che oggi chiunque può diventare improvvisamnete un nuovo produttore, basta avere dei soldini, un avvocato ed una rete commerciale et voila i cinesini fatto tutto loro ! Altro che anni di errori, di prove, di tentativi come io e Maurizio abbiamo fatto ! Ovviamente questo si ripercuote sulla nostra possibilità di creare nuove proposte e sicuramente in futuro saranno sempre più i cinesi a farla da padrone. Ne approfitto per dimostrare tutta la mia solidarietà a Maurizio Sabatini che ha creduto fermamente nel progetto della sua bella 6c 2500 Ghia, modello forse un pò sfortunato per le tempistiche, difficoltà che hanno solo facilitato colore che fanno tra "trait d'union" tra i collezionisti e la parte pensante di Matrix. Non esprimo commenti al riguardo ma penso Patrick abbia ben colto la causa. Suggerisco i modellisti a valutare anche l'unicità dei loro modelli comprando il made in Italy, rispetto agli Spark..ops..Matrix, ed anche le sigue quantità di produzione dovranno inevitabilmente permettere di mantenere il oro valore nel tempo.

Personalmente non annuncerò più nessuna novità se non a modello pronto, anche se come già successo con la mia 6c1750 Aprile, questi personaggi avranno contratti di produzione da onorare. In una parola hanno letteralmente ucciso l'artigianato made in Italy !


Grazie Marco. Sono contento di aver sollevato un problema relativo ad approcci commerciali che penalizzano gli Artigiani/Artisti Italiani. Sono d'accordo con Marco circa la scelta di non annunciare in anticipo, magari con foto di prototipi) i modelli.
Non sono avvocato e non produco modelli, perciò chiedo: ma non esistono possibilità per difendersi dalle "copie" ?

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06/08/2019 13:08

Non saprei se ci sono mezzi per difendersi dalle copie, ma a spanne sembra improbabile.

Andando indietro nel tempo, questo tipo di clonazione tra artigiani s'era già vista. Mi è già capitato di meravigliarmi, per esempio su questa pagina di 10 anni fa, della perfetta identicità tra 8C2900 FB e 8C2900 BBR. Che erano accordi nati dalle collaborazioni tra artigiani, o piccoli dispetti tollerati?

Certo la differenza con oggi sta nei costi e nelle condizioni di lavoro. All'epoca, tra BBR e FB potevano cambiare al margine le condizioni di produzione, ma avevano molto in comune. Oggi invece è la lotta impari tra artigiano italiano e operaio (o anche bambino) cinese, con una catena di intermediari per vari aspetti per cui anche col prezzo di vendita pari a metà del modello artigianale, il lavoro stesso sarà remunerato meno di un decimo. Cioè, con un costo del lavoro al livello dello schiavismo, ci si puo' anche permettere di retribuire una catena di intermediari più o meno parassitari, e alla fine vendere a poco prezzo con profitto.

Sarà vero che le tecniche odierne facilitano parecchio la prototipazione (al prezzo della perdita di quel fascino che ci metteva l'artigiano-artista nell'interpretazione delle linnee, e che rimane comunque nella produzione artigianale odierna - cosa che ci tengo a sottolineare quando commento modelli nuovi e d'epoca), pero' il tasto dolente rimane sempre la concorrenza sleale a base di dumping salariale e sociale, che oltre al mondo piccolissimo del collezionismo ci sta rimandando indietro rispetto ai progressi di civilità registrati nei decenni del dopoguerra.

Oggi per fare soldi non si guarda più in faccia a nessuno, anzi fregare gli altri è diventato motivo di vanto, mentre non credo - ben accette enevtuali smentite informate - fosse quella la spinta che fece fare cloni a Borin.

D'altra parte che i produttori cinesi, o loro agenti, siano presenti sui forum per annussare l'aria, e semmai raccogliere informazione e documentazione elaborata da altri (esempio spicciolo della mentalità di predazione che la fa da padrone nell'insieme dell'economia), è pacifico. Su forum francesi che frequento, c'è chi va a caccia di documentazione in modo palese. Credo anche che questi agenti non si lasciano influenzare più di tanto dalle richieste che vengono da singoli individui, ma vanno in cerca di stimoli che corrispondono ai loro criteri, e magari monitorano le reazioni - collettive - alle proprie idee.

Ultimo punto discusso, il valore dei modelli nel tempo. In linea di massima sarei d'accordo che, salvo eccezioni, i modellli cinesi anche ben fatti pperdono automaticamente valore col tempo, una volta soddisfatta la domanda iniziale - anche perché le scorte ad un certo punto vengono liquidate a prezzo di sconto. Il problema è la tenuta nel tempo del mercato collezionistico. Quando vedo come rimangono invenduti pure a prezzi ridicoli modelli artigianali di 30 anni fa, che per decenni non si trovavano a meno di una certta cifra, non saprei cosa ssuccederà in futuro, considerando anche, sul medio-lungo termine, l'inevitabile ricambio generazionale.

Noi qui conddividiamo una passione, pero' difficilmente si potrebbe sostenere una razionalità nello spendere centinaia di euro per delle macchinine... [SM=g27995]
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06/08/2019 16:46

Analisi ineccepibile GTV2000 !
Voglio solo aggiungere un commento relativo al "valore" dei modelli.
Ogni volta che traffico con la collezione, mi fermo qualche decina di secondi a osservare qualche scultura di Sabatini o di Sambataro....e ne rimango esterrefatto.... e soddisfatto di averle. Non mi è mai capitato di riguardare con attenzione ad un modello di Matrix o di Spark.
Penso che capiti la stessa cosa ai collezionisti di dipinti....
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06/08/2019 17:20

Concordo col valore soggettivo, che è altra cosa rispetto ai prezzi "di mercato" dove si osservano cosi' tante follie (sia verso l'alto chee, come dicevo prima anche verso il basso: tanto per fare un esempio, fa pena vedere snobbata a 20-30€ una "vecchia" TZ2 ABC che per anni è stata l'unica TZ2, e poi non è cosi' male, anzi, forse meglio di modelli più recenti tipo MG Models).

Anch'io mi fermo volentieri con luci negli occhi a guardare certi modelli come dici tu.

Purtroppo, a dire il vero, qualche volta ci si mette di mezzo qualche modello molto azzeccato dei cinesini (eccezione, non regola!). Purtroppo, dico, l'onestà intellettuale non mi consente di darla vinta alla Sportiva Gulp su quella Matrix, come avevo scritto a suo tempo in basso a questa pagina. Marco, se hai appunti da fare, sono ben accetti, la Sportiva Gulp è molto, molto bella, ma devo dire che con questa Sportiva Matrix ha fatto un lavoro ineccepibile. Se mi trovi ingeneroso, Marco, prego, di' la tua.

E se allarghiamo il discorso degli artigiani, a fianco di quelle due, la Sportiva ABC semplicemente non esiste.

Per cui è riduttivo opporre TUTTI gli artigiani a TUTTI i modelli made in Cina. Non faro' nomi, ma ci sono anche artigiani che farebbero bene a riconvertirsi, come scriveva uno che se n'intende, perché se è sacrosanto difendere il lavoro di Marco, Maurizio e qualche altro (ci metterei, molto più ad est, Hiro per esempio - altra dimensione di "artigianato" ovviamente), ci sono sul mercato dei modelli proprio improponibili come qualità/prezzo, se esiste un minimo di rispetto verso il cliente.

Maurizio credo abbia fatto bene a scegliere una nicchia molto ristretta, quella degli anni 10-20, perché cosi' sfugge probabilmente, per la ristrettezza del mercato e la complessità costruttiva, alla concorrenza sleale. E' probabilmente più difficile con modelli più "facili" (culturalmente, esteticamente, tecnicamente) degli anni 40-50-60.

Si capisce anche che quando un artigiano sceglie un modello prende certi rischi e speri che la sua scelta venga compresa dai collezionisti, io compro volentieri quel che mi piace, ma è anche vero che non è obbligato che mi piaccia ogni Alfa proposta... I gusti, in natura...
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06/08/2019 20:41

Io ho poco da aggiungere a quanto già detto, e sarei ipocrita a nascondere che ne ho prese diverse di Matrix, compresa la aprile. Mi spiace, e capisco benissimo lo sfogo di Marco... Di gulp ne ho solo tre, ma è una questione esclusivamente monetaria, ho uno stipendio normale e 200 son tanti per me per un modellino.
Ho zero autodelta43, tanto per dire... Potessi, prenderei tutta la produzione di entrambi. Attenzione che non sto criticando il prezzo che ritengo adeguato alla qualità ed all'alta artigianalità del prodotto, a differenza di altri che penso invece esagerino davvero troppo ultimamente, senza far nomi, con modelli piuttosto discutibili come accuratezza...
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06/08/2019 21:06

Sono in perfetta sincronia sia con GTV 2000 che con cg_76......
Ci sono "Artigiani" (non solo in Italia) ed "artigiani".....
Una notissima Azienda modellistica artigiana, con un passato, di decenni, assolutamente eccezionale, produce ora "oggetti" che, pur notevoli dal punto di vista del valore storico o dal punto di vista delle rarità delle carrozzerie, sono ampiamente approssimative.
Con questo artigiano io ho un accordo specifico: gli compro tutti i kit e me li faccio aggiustare (pesantemente) dal mio fidato Modellista. Il risultato è molto soddisfacente ed il prezzo finale è circa il 20% inferiore al modello finito (sbagliato) proposto dallo stesso produttore.
Ovviamente, conoscendolo personalmente, ho chiesto come mai fa i modelli imperfetti.....la risposta è stata confusa, forse i montatori, forse i prototipisti..
La mia impressione è che la questione non gli sia molto a cuore, in quanto i Clienti gli comprano le sue realizzazioni.
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07/08/2019 15:53

Essendo la prima volta che intervengo su questo forum rivolgo un saluto a tutti gli utenti.
La discussione è interessante e credo che la questione sia già stata affrontata in tutti i suoi aspetti, ritengo comunque giusto, visto che sono anche stato invitato a farlo, aggiungere il mio contributo.
Come tutti sappiamo, la produzione dei modelli in miniatura è ormai rappresentata per la quasi totalità dai prodotti cinesi e per prodotti cinesi intendo anche quelli con marchi europei, talvolta molto blasonati, che sfruttano il nome per vendere il solito prodotto a prezzi più alti, il resto è composto da produttori artigianali che cercano di sopravvivere in questo mercato governato da una concorrenza sleale a cui difficilmente riescono a dare risposte concrete.
Come già evidenziato da Patrick, lo sfruttamento della popolazione cinese con salari decisamente bassi, fanno si che un prodotto europeo sia fuori mercato appena nasce. Questi modelli sono sul nostro mercato ormai da anni, ma mentre prima c'era una convivenza trai prodotti industriali e quelli artigianali con scelte dei modelli diversificate, adesso è una guerra senza esclusione di colpi. Questi nuovi produttori..., correggo, imprenditori o commercianti apparsi sul mercato pochi anni fa, sono alla ricerca di qualsiasi tema che possa far loro arrivare maggiori introiti, senza nessun rispetto verso chi ha annunciato la realizzazione di un modello su cui ha già investito tempo e denaro.
Più volte ho affrontato questo problema con Marco (Sambataro), ma soluzioni non ne abbiamo trovate, se non quella di non annunciare con anticipo le nostre nuove realizzazioni. Quello che più mi spiace in tutta questa faccenda è che siano addirittura i collezionisti dell' Alfa Romeo, talvolta addirittura rappresentativi di alcuni dei più importanti club a livello mondiale, a suggerire a Matrix e company i modelli da produrre, senza salvaguardare gli interessi degli artigiani già di per se alle prese con vari problemi. Nel caso specifico della 6C 2500 Ghia, se avessero studiato con attenzione la storia del modello, avrebbero potuto constatare, che gli esemplari prodotti furono quattro con differenti colori e finiture. Perché realizzare una versione già annunciata anziché dedicarsi ad uno degli altri?
Un'altra cosa che mi fa pensare è il modo in cui Matrix ha annunciato questa nuova creazione: se non sbaglio era il mese di Marzo quando sono stato avvertito da un mio cliente di questa cosa, sul sito Grand Prix Model veniva data notizia dell'arrivo imminente del modello con disponibilità addirittura per il mese di Aprile quasi a volermi scoraggiare nel proseguire il mio programma, la cosa strana era anche che sul sito del produttore non vi era nulla di tutto ciò.
Soltanto alcuni giorni fa è arrivata la rettifica a questo annuncio posticipando la data di arrivo a Novembre ed inserendo il pezzo sul sito ufficiale, il tutto dopo la presentazione del mio modello con consegna dei primi pezzi realizzati.
Mi sbaglierò ma mi viene da pensare che il loro intento sia quello di far piazza pulita degli artigiani per avere campo libero sul mercato.
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07/08/2019 18:10

Grazie Maurizio di questa testimonianza informata, chiara e condivisibile.

Per quanto mi riguarda personalmente, non ho contatti diretti né indiretti coi "commercianti/imprenditori", definizione azzeccata in quanto, per quel che so, non sono nemmeno impegnati direttamente con i problemi di produzione, che avviene per conto terzi. Cosi' la capisco, almeno.

Purtroppo ogni idea di "proteggere" artigiani si puo' fare solo in cerchi molto ristretti, perché è molto più ampia la cerchia di chi si auspica modelli al prezzo delle marche citate, mentre non puo' permettersi i pezzi artigianali, o preferisce la quantità alla qualità. La vedo dura comunque, bisogna proprio indovinare la nicchia... Perché piaccia o no, sono riusciti ad alzare il loro livello
qualitativo in modo spettacolare, rispetto ad anni fa. E i 90-100€ di una Matrix oggi sono anche pari a quel che si pagava un'artigianale 15-20 anni fa, mentre infatti tirare fuori 200+€ non è da tutti.

Posso affermare la mia solidarietà sia in parole, sia comprando i modelli quando mi piacciono (beh, a questo non rinuncio - non inserisco la funzione automatica né per acquistare modelli, né per guidare!). Preciso che se ho rinunciato alla Ghia, non è per via della Matrix che non prendero' nemmeno (anche solo per non incoraggiare quella politica commerciale dispettosa).

Sono totalmente all'oscuro delle manovre vere o presunte, volute o più o meno causali, che aggiungono la beffa al danno. D'altronde, anche in Cina le date di uscita ballano spesso, e le cancellazioni nemmeno vengono annunciate. Anche quella, fino ad un certo punto è una prepotenza che non si permettavano i produttori, anche grandi, di una volta.
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08/08/2019 00:17

Non sto chiedendo protezione per gli artigiani, credo sia una cosa impossibile e inappropriata, ritengo che le produzioni non recepite dal mercato sia giusto che abbiano un termine. Volevo portare a conoscenza gli utenti del forum della situazione che regna adesso nel mercato delle riproduzioni in miniatura,.......l'unica cosa che vorrei è rispetto per il lavoro altrui.
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19/08/2019 23:01

Domanda: Bonini esiste ancora come produttore di modelli o ha chiuso l'attività? Penso la seconda, ma magari qualcuno può smentirmi
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Post: 2.382
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21/08/2019 14:28

La domanda l'ho posta poiché ho recuperato una visconti, o almeno quel che ne resta
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Post: 2.382
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21/08/2019 14:30

Ho iniziato sverniciando la scocca.
Questo il muso, tanto per fare capire lo stato in cui versa.
Impresa disperata?
[Modificato da cg_76 21/08/2019 14:31]
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Post: 6.106
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21/08/2019 14:42

"Recuperato" è un eufemismo! Che gli è successo? Un elefante?

Su Bonini, non ho idea. Vorresti un'altra scocca?
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Post: 2.382
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21/08/2019 16:22

Intanto tento di ricostruire.
Manca qualcosa, ovvero uno scarico che otterrò dall'altro, i vetri dei fanali, fattibili, e lo scudetto che mi toccherà fare da zero.
Ho però il dubbio che la scocca tenga nel tempo, in effetti mi è parsa un po' fragile.
Se riesco a sistemarla, forse converrebbe clonarla ed usare una stampata invece dell'originale
[Modificato da cg_76 21/08/2019 16:23]
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Post: 2.382
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27/08/2019 08:47

Ho terminato il grosso della ricostruzione.
Ho cercato qualche foto in rete i vetri sembrano completamente oscurati.
Dato che il modello ha gli interni mi chiedo se farli o no...
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Post: 6.106
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27/08/2019 09:59

Ha ritrovato una forma "umana" se cosi' si puo' dire! [SM=g28002]
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