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La fine di Arese

Ultimo Aggiornamento: 08/12/2009 22:38
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18 novembre 2009

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Alfa: la MiTo non basta, anche Arese rischia la chiusura, sindacati in allarme

Anche l'ultimo baluardo dell'Alfa Romeo, storico marchio fondato nel 1910 a Milano, rischia di essere trasferito da Arese, ridotta ormai ad un cimitero di capannoni vuoti, a Torino. È previsto per oggi infatti il secondo incontro tra Fiat e sindacati nella sede di Assolombarda, dove il Lingotto rilancerà la proposta di trasferire il Centro Stile e Progettazione nel capoluogo piemontese. Una decisione contrastata fin dall'inizio dai sindacati, che per oggi hanno organizzato un presidio davanti alla sede degli imprenditori.

Fiom-Cgil, Slai-Cobas ed FlmU-Cub erano divisi sulle strategie per salvare Arese ma hanno ritrovato l'unità dopo l'annuncio del Lingotto. Sono state infatti decise una serie di iniziative unitarie culminate con l'occupazione dell'Autostrada dei Laghi ed un presidio davanti alla sede della Regione Lombardia, altro grande protagonista della vicenda insieme al Lingotto.

Il futuro di 232 lavoratori dei cosiddetti enti tecnici è in forse a partire dal prossimo 4 gennaio, con la fine della cassa integrazione, mentre per quanto riguarda i 113 colleghi di PowerTrain, la divisione cambi e motori del gruppo, la decisione è rinviata solo di qualche mese, con lo scadere della cassa integrazione il 21 febbraio 2009.

Il Centro Stile di Arese, tra i tanti progetti archiviati in oltre 40 anni di storia (la produzione della Giulia fu trasferita dallo storico Portello, oggi FieramilanoCity, nel 1964) vanta quello della recente MiTo, così chiamata proprio per celebrare la città dove è stata disegnata (Milano) e quella in cui viene prodotta (Torino).

Quella di Arese, ricorda Carlo Pariani, della FlmU-Cub, è ''una storia di chiusure e dismissioni, cominciata con l'arrivo della Fiat nel 1987: allora eravamo in 16.000, oggi siamo in 345 e tutti in cassa integrazione''. Corrado Delle Donne, sindacalista dello Slai-Cobas, il sindacato di base nato proprio in quella fabbrica, ha parlato di ''situazione vergognosa: la Fiat ha ceduto l'area nel 2002 e oggi comanda ancora, guidando la speculazione edilizia, mentre la Regione Lombardia, che ha promesso nel 2004 finanziamenti per costituire il Polo della Mobilità Sostenibile ad Arese, non ha mai fatto nulla dopo tante promesse pre-elettorali''.

Quanto alla Fiom-Cgil, Maria Sciancati ribadisce la richiesta fatta al Lingotto: ''che torni indietro sulla procedura di trasferimento, aprendo un tavolo anche con la regione Lombardia che si era impegnata nel 2004 con il Polo per la Mobilità Sostenibile''. ''Alla luce del piano Chrysler - spiega la sindacalista - ci sono tutte le premesse perché Arese possa mantenere la propria funzione di progettazione e collaudo ampliandola, con lo sviluppo dell'auto ecologica che non possiamo lasciare fare solo agli americani''.




[Modificato da Alfista71 19/11/2009 03:25]
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