Pocher 8C2300 Spider Touring

Come avevo accennato altrove, dopo quasi 20 anni, alleluia, ho ripreso a lavorare su un kit. Di solito mi limitavo a riparare i modelli arrivati malconci, ma più che altro avevo lasciato "in soffitta" compressore e aerografo.

L'anno scorso avevo dato un'occhiata alla scatola della Pocher che era rimasta là da... 25 anni? Mi ero ricordato che avevo assemblato il motore e le ruote (che sono, a quanto pare quelle che svogliano tanti candidati al montaggio, io invece le avevo fatte per prime...). Pero' mi ero fermato alla testata, perché fusa completamente storta e inservibile. A nulla valsero gli email a Hornby (che ha comprato la Rivarossi), per cui avevo dovuto ricomperarne una sulla baia, addirittura dall'Australia, figuratevi.

Ora ovviamente una Pocher è un impegno di parecchi mesi (o anni?) ed è impensabile mostrare ogni lavoro che necessita.

Riprendendo la questione, ho cambiato varie impostazioni "filosofiche" prese all'inizio, anzi, devo dire che mi sono lasciato prendere la mano e che sto andando laddove non volevo andare.

L'intenzione era di montarla come dalla scatola, limitando l'"arte" ad un accurata verniciatura di tutto quel che lo necessitava.

Poi riprendendo ora, la prima cosa che ho fatta è sfogliare foto a colori per scegliere se farla come quella del museo Biscaretti, o se scegliere colori diversi. Alla fine, ho deciso per il rosso scuro, prendendo come riferimento la 8C 2211088, che sarebbe questa:





Quindi amaranto con ruote nere.

Le ruote già assemblate andavano quindi verniciate, e devo dire di aver avuto qualche apprensione, finito in sollievo quando la cosa si è conclusa perfettamente al primo tentativo (surfacer Gunze Sangyo + nero semilucido Humbrol)

Il motore avevo cominiato a montarlo badando solo agli "effetti" di vernicatura con dry brushing, nel tentativo di differenziare sfumature di color alluminio delle differenti parti. Con gli anni, mi sono ritenuto soddisfatto solo in parte, e ho riverniciato alcune parti, va a finire che l'avro' rifatto tutto. Tra l'altro ho già ripassato molti bulloni in "gun metal", più scuro, per differenziare l'acciaio dall'alluminio.

Qui, lo si vede ancora aperto, ma nel frattempo ho deciso di incollarlo chiuso in quanto è necessario per tenere sotto controllo le giunzioni tra testa e blocco, se no c'è una voragine! Per guradare i pistoni su e giù, ci sarà pur sempre la 8C Monza che avevo fatta quando avevo 15 anni.

Poi, di lavoro ce n'è ancora tanto, ma ci tornero' in altra occasione.

Volendo cimentarmi nuovamente con le (croci e) delizie della verniciatura ad aerografo, mi sono indirizzato a quei lavori, anche per sperimentare nuove tipologie di vernici che non avevo mai usato in precedenza, quelle a base di aqua.

Per cui, sia per il manneggiamento del aerografo, sia per provare diluzioni, pressioni e distanze su parti allo stesso tempo impegnative ma anche nascoste a modello finito, ho cominciato col verniciare il telaio completo, cosi' da provare l'effetto delle vernici sia sulla plastica, sia sul metallo.

C'è molto da ridire a guardarlo da vicino, ma cosi' ho imparato, e va benissimo per quello che se ne vedrà.

Poi, una volta identificato l'esemplare da cui ispirarmi, ho anche osservato da vicino quel che non va sulla carrozzeria Pocher. A parte il fatto che non va proprio niente, un difetto vistoso e possibile da correggere è la forma del posteriore. Decisamente goffa la modellazione Pocher, quasi non avessero a disposizione una foto del posteriore.

Praticamente hanno inventato una carrozzeria che "veste" le ruote di scorta nella parte bassa, quasi avesse un doppio mento, ed hanno pure inventato i parafanghi arrotondati simmetricamente, all'opposto della tipica foggia delle Spider (sia Touring che Zagato, con ovviamente delle differenze anche tra esemplari dello stesso carrozziere)





Da confrontare con questo...

Ho rimediato tagliando netta la parte bassa della carrozzeria, e pure facendo un taglio obliquo nella parte finale del parafango.

Io son qui che sto costruendo i collettori del radiatore della 159 Renaissance (non sono previsti nel kit) e mi vedo 'sta roba??

Ecco adesso me la devo comprare per forza.

Eh si, caro Andrea, questa è roba per i grandi. (oups, pardon Aldo! ).

Ma aspetta un altro po'

Allora, dicevo che sto scoprendo le vernici ad acqua. Il problema è che coprono poco, quindi sul telaio, alla terza mano non avevo ancora coperto nene i spigoli. Ho dovuto ingrassare la miscela (cioè diluire meno), abbassare la pressione per spruzzare da più vicino, e muovere la mano più piano.

Deciso miglioramento, ma ancora non avevo un risultato ben "teso", cioè lucido e con qualche profondità . Un amico che insegna ai carrozzieri mi ha detto che con quelle vernici, si usa ripassare sulla mano ancora umida, cioè cio' che tutti ti dicono di non fare mai con altre vernici. Ho fatto una prova, ed infatti cosi' viene bene.

Solo che a verniciare una Pocher in quella maniera, mi serviranno 6 o 7 barattoli...

Qui, il risultato quando cominciavo ad avere qualcosa di decente, ma non ancora profondo come deve.

Dicevo prima della filosofia di montaggio.

Forse avete visto che, oltre ai kit e ai ricambi, su eBay ci sono anche tanti pezzi per superdettagliare le Pocher.

Non volevo andare da quelle parti, perché è un pozzo senza fondo, e alla fine forse fai prima a buttare il kit e rifare tutto in scratch.

QUindi ero andato solo per la griglia del radiatore in fotoincisione, a sostituire la (brutta) mascherina piena, da verniciare. E' pur sempre la prima cosa che si guarda ad un modello, il suo frontale, e con un radiatore cosi' imponente... Fin là, tutto bene.

Poi c'era quella chicca di leveraggio di anticipo dell'accenzione che si monta sul distributore che mi faceva gola...



Finché il mio intento di limitarmi ad un lavoro di verniciatura si è infranto nel... parabrezza. Volevo solo verniciare i montanti, che sono sempre in color carrozzeria, ma sul modello sono mantenuti da una vite a vista. Pero', quando ho provato a bianco il parabrezza, la curvatura della parte bassa à cosi' fuori misura che lascia 3 o 4 mm di vuoto nella parte centrale. Allora agggiustarlo sui lati per farlo scendere... Si', solo che va ad incastrarsi coi deflettori, quindi per poterlo montare vanno abassati pure i montanti. Ho prima fatto un foro circa 1.5 mm più basso, ma non bastava. Il secondo foro, ancora 1.5mm più giù ha finito per posizionaare i montanti troppo lontani l'uno dall'altro, cioè bene abbassare il parabrezza, ma alla fine viene troppo stretto!

Siccome poi la plastica trasparente è pessima, sono andato a comprare un foglio di lexan da ritagliare. E siccome sto per fare un parabrezza più trasparente e più sottile, allora tanto valeva rifare i montanti conformi alla loro tipica sagoma Touring.



Operazione eseguita egregiamente con quel fansastico materiale chiamato Milliput. Uno stucco a due componenti, da miscelare tra le dita, che soprattutto si scioglie con l'acqua. QUindi una volta ottenuta la forma complessiva, si lavora con una lama un po' umida, che scioglie solo lo strato superficiale e si lavora benissimo. Se si è esagerato con l'acque, o stufato, si lascia asciugare un po' (10-20 min), e si riprende dopo con la stessa facilità. Poi posso aggiungere che dopo 20 anni e passa, era ancora buono!

Ecco il risultato com'è ora:

Porca miseria!

Ma Patrick, se 'sto Lilliput si scioglie con l'acqua,quando lo vernici con la vernice ad acqua ti si squaglia il montante??!?!

Milliput...

Anzi, è un bicomponente, quindi dopo un po' di ore (dipende di quanta acqua ci hai aggiunto, semmai metti il pezzo sul radiatore se non teme il caldo) indurisce che poi si lavora benissimo. Puoi carteggiare, trapanare, fresare, grattare, insomma come ti pare.

Eddai, non si capiva che scherzavo, sia sul Lilliput che sull'acqua!

Gran belli pezzi quei Pocher, ma ci vuole coraggio e sopratutto tempo per montarli.

Ci ho pensato 15 anni fa, ma andando via il tempo mi sono detto che non la montero mai.

Quindi hai una Pocher che ti avanza?!?

fioriranno, con le spine!

Mettiamo che questo sia innanzitutto un tutorial per chi si volesse cimentare, in futuro, nel montare una Pocher.

Mentre nelle settimane scorse ero un po' impaziente di ritrovare la padronanza del aerografo e delle nuove vernici, mi son ricordato, osservando altre Pocher montate, che forse era il caso di fare un montaggio "in bianco" a controllare una serie di aggiustaggi, proporzioni, ecc. per corregere i problemi prima della verniciatura definitiva.

Porca @#&§$*}, ho fatto bene, come insegna l'esperienza.

Prima cosa scontata, i fori per le viti combaciano... uno su due. Cioè avviti uno, e per forza l'altro non combacia. Poco male, un trapano da 1mm e sei a posto. Finché, dopo aver ripassato il foro ecc., procedendo con calma, non si spezza la vite dentro il buco! Porca @#&§$*}! Possibile che la plastica sia più resistente dell'ottone cromato? C'è da crederlo, perché riuscendo ad afferrare con pinzette la punta che sporge da dietro per tirar fuori il pezzo, dopo mezzo giro, si spezza anche quello!!!

E via col trapano, che è l'unico mezzo rimasto. Beh, per forza, ad un certo punto, la punta ritiene che è più morbida la plastica, quindi svia... Meno male che era in un posto dove non si vedrà niente.

Insomma, montando i parafanghi a forza , si ottiene la sagoma generale.

Si', da lontano!!

Ci sono, senza esagerare, almeno 4mm tra carrozzeria e parafango quando questi sono avvitati al telaio.

Eppure, avevo già assottigliato il lato interno del parafango nella speranza di avvicinarlo... Va beh, lo più l'aggiustero' aggiungendo altre viti in punti non previsti, il gap si ridurrà ad un mm, tanto già cosi' è montato a forza.

A prova, il fatto che senza la sua vite, non vuole sapere di mettersi bene quello destro, mentre a sinistra ci siamo quasi...

Dicevo che a ricordarmi che l'esperienza insegna di sempre montare in bianco prima, era l'osservazione di Pocher montate. Avevo notato che quasi mai si riusciva a chiudere le porte (ho dovuto togliere un paio di mm alle sedi per farle entrare), e meno ancora i cofani.

Dimostrazione:

Sistemero' barando di qua e di là, cioè in parte allontanando il radiatore (non troppo, perchè diminuisce la sua inclinazione) e accorciando il cofano.

C'è di peggio, pero', perché irremediabile.

Guardate bene questa foto:

La differenza d'altezza dei fari è dovuta alla pessima posizione del parafango destro mostrata qui sopra, e l'altezza del radiatore... beh, con la mascherina si vedrà di meno (in realtà, sulla vera, i fari sono fissati al radiatore senza carrozzeria di mezzo...).

Guardate invece come è storta la parte centrale di carrozzeria. Speravo migliorasse una volta fissata al telaio, anzi, è peggio. La plastica è tanto dura da non lasciarsi quasi piegare, figuriamoci deformare... Secondo me, niente da fare, perché l'unico sarebbe scaldare .

Poi, persino i parafanghi, ho avuto troppa fretta a verniciarli. Qui si vede che s'allargano dietro alla pedana. Non dovrebbe. Dettaglio, direte, ma siccome sono complessivamente troppo impastati, sto pensando seriamente ad asportare tutto quanto sporge dalla pedana, a vantaggio della snellezza della linea.

La cosa migliorerebbe ulteriormente la giuà snellita forma del posteriore, come illustrato sopra con la foto del modello "dalla scatola".