Impianto frenante

Ho preparato un paio di schemini per spiegare questa modifica al partitore.

Innanzitutto devo dire che ho rilevato due differenti configurazioni sulle 75, che vedete nello schema 1 e 2.
Cambiano i giri di ingresso e uscita dal partitore.
Inizialmente credevo che ciò fosse dovuto a differenze tra impianti Bendix e Ate, ma poi ho visto due TS con due impianti diversi, uno del tipo 1 e uno del tipo 2, ma entrambi con servofreno e pompa Bendix.

Penso a questo punto che possa dipendere dall'età dell'auto, ho visto due turbononne '86 e una TS '88 col tipo 2, mentre la mia del '91 è del tipo 1.

A cosa sia dovuta questa modifica non so, comunque poco cambia.

NB:
1) se qualcuno ha la pompa Ate, potrebbe avere i fori di uscita in posizioni diverse, ma non cambia assolutamente nulla, sempre 3 sono
2) sul partitore ingressi e uscite sono contrassegnati con una freccia (in giù -> ingresso - in su -> uscita)

Noterete che la pompa ha 3 uscite, quella posteriore (lettera A) rivolta sotto va alla pinza anteriore destra.
Quella posteriore B rivolta verso destra entra nel partitore [davanti o dietro, a seconda che lo schema del vostro impianto sia del tipo 1 o del tipo 2) come quella anteriore C.
Dal partitore escono due tubi che vanno uno alla pinza anteriore sinistra e uno alle posteriori (come ben saprete c'è un solo tubo per entrambe le pinze; in prossimità di queste c'è un piccolo ripartitore a T mediante il quale vengono raggiunte entrambe).

Schema dell'impianto di serie (entrambi i tipi) e foto del mio (tipo 1)




Ed ecco la semplicissima modifica:
staccare dal partitore il tubo che va alla pinza anteriore sinistra, e collegarlo direttamente all'uscita C della pompa, mettendo sul partirore 2 tappini passo 8x1,25.
I tubi freno sono di materiale molto dolce, la curvatura si modifica senza nessun problema.
State solo attenti a non fare curve troppo decise o rischiate di piegarli o appiattirli.

COSTI: 2 tappi, un mezzo kg al max di DOT4 (dipende da quanto ne perdete dalla pompa mentre fate l'operazione, l'ideale è svuotare la vaschetta con una pompetta in modo da perderne meno)
SBATTIMENTI: spurgo (e senza ponte è un po' una rottura di palle).
VANTAGGI: la frenata (almeno sulla mia, che prima di questo lavoro non frenava, ad andar bene RALLENTAVA!!) è molto più pronta, e si elimina il rischio di bloccaggio della sola anteriore dx (se freno davvero forte blocca, ma sempre entrambe le ruote insieme).

Ecco lo schema dell'impianto modificato e la foto del mio a lavoro ultimato.

Ricordo che c'era un difetto rilevato sulle 75 che usuravano eccessivamente le pastiglie e i dischi posteriori perché la disposizione della pompa dei frenio faceva si' che i posteriori attacassero un pelino prima degli anteriori.

La tua modifica, invece, a cosa serve poi??

Io sinceramente non me la sentirei di consigliare una qualisiasi modifica all'impianto frenante...

... serve in pratica solamente a riportare lo schema frenante come sull'Alfetta, cioè con il partitore sulle sole pinze posteriori.

Sulla 75 invece abbiamo la pinza anteriore destra direttamente sulla pompa, e l'anteriore sinistra sul partitore, con conseguente sbilanciamento della frenata.

Io non ho fatto altro che portare anche la pinza anteriore sinistra direttamente sulla pompa, in modo che entrambe abbiano la stessa forza frenante, lasciando solamente le posteriori sul partitore.

Questa operazione mi è stata suggerita (e realizzata) da un meccanico Alfa che mette spesso le mani su 75, Giulia, 90, Alfetta ecc...

Non è assolutamente nulla di pericoloso o invasivo.