... anche se poi sulla diagnosi non ha tutti i torti...
In questi giorni di presentazione della nuova Milano, oops, pardon, si sono accorti che forse non era il caso di battezzarla con questo nome proprio nel momento in cui stanno abbandonando il poco che rimaneva ad Arese - che bella figura avrebbero fatto se gli operai avessero manifestato proprio alla presentazione -, quindi, niente Milano, stendiamo il velo, si chiamerà Giulietta la Bravo ricarrozzata, in questi giorni, dicevo, il buon Marchionne si è accorto che all'Alfa qualcosa non va:
The Alfa Romeo brand's future has been put under review by Fiat CEO Sergio Marchionne.
With Alfa sales dropping and the brand losing money, Marchionne is weighing up freezing all investment in the brand or refreshing Alfa's line-up using Chrysler platforms to replace the 159 and discontinued 166.
"We need to work a lot harder on Alfa to make an intelligent decision that effectively preserves the highest possible value to Fiat," Marchionne told Automotive News Europe.
Marchionne also stressed the need to adopt - and stick to - a long-term strategy with Alfa, in order to turn it into a profitable company, citing the company's numerous reinventions in recent years.
"We need to stop doing it. You cannot be a newborn Christian every four years. It's the same religion, eventually you need to own a religion and carry it to conclusion," said Marchionne.
Outlining Alfa's options, Marchionne said Alfa could replace the 159 and 166 with saloons built in North America on Chrysler platforms, but unique to Alfa and sold by Alfa worldwide.
"Certainly the availability of D and E segment (platforms) in the United States which are capable of being Alfa Romeoized is there. We need to look at the economics of that opportunity," Marchionne said.
Alternatively, investment in the brand could be frozen following the launch of the 147 replacement, which is now expected to be called the Giulietta.
That would leave Alfa with the Giulietta and the Mito as its only fresh models, with the 159, Brera Coupe, Spider and GT coupe continuing to be sold.
Last year, Alfa sold 103,000 new cars compared with 203,000 in 2000. The brand has lost between 200 million (£182m) and 400 million euros (£364m) a year in the past 10 years, according to reports.
Marchionne - who also ruled out merging Alfa and Dodge - is expected to announce the future of Alfa early next year.
I grassetti sono miei, per sottolineare che ci si è accorti che a furia di cambiare strategie e stile un'anno si' l'altro no non si andava da nessuna parte. Tecnicamente, dimenticando la Tempra, si è partiti con la 156 che, lontana dall'essere perfetta, era comunque una cosa sensata tra uso di pianale e soluzioni specifiche. La 159 prende poi la piega di una sofisticazione meccanica che trascura i pesi e le dimensioni e quindi è piena di contenuti, ma non va. Allora indietro tutta, e facciamo Alfa di sola immagine, cioè contenuti Fiat al 99% con carrozzeria appariscente. Poi dallo stile originale da Silva 156/147, si passa al Giugiaro 159/Brera, subito buttato al vento per il pessimo gusto di scimiottare la 8C su vetture dalle tutt'altre proporzioni. Già, avevo "dimenticato" il matrimonio fallito con Opel, di cui c'è il dubbio che sia rimasto qualcos'altro ancora da masticare:
Vale la pena guardare un attimo qui
Insomma finalmente c'è uno psichiatra che si rende conto che il paziente che non accetta crtitiche salvo dare della ciofeca alla precedente produzione ogni volta che se ne tira fuori una nuova, una sua patologia ce l'ha. E quindi ammettono anche che a seppellire l'Alfa sono state le assurde strategie che hanno seguito loro stessi.
E sarebbe una buona notizia, se non si avesse alla guida un puro finanziere, un "conta fagioli".
Soluzioni quindi? Una è "Alfa Romeizzare" (cito letteralmente) telai americani, per lo più prodotti laggiù. Ci mancava proprio: la prossima cosi' la potranno tranquillamente chiamare "Alfa Romeo - Detroit". Va a finire che rimpiangeremo i telai Fiat. Le Mercedes prodotte in USA vanno peggio di quelle ancora fatte in Germania, che anche loro non sono più quelle di una volta per quanto riguarda la qualità.
L'ultimo mio grassetto qui sopra, io lo capisco come eutanasia.
L'unica certezza è che di Alfa Romeo fatte come si deve, non dico nemmeno a Milano, ma anche solo in Italia, non ne vedremo più.
A questo punto, non so voi, ma il mio pensiero l'ho detto anche dal vivo a chi stava a cena quest'estate a casa di Piazzone: meglio staccare la spina che ingoiare ogni volta nuovi rospi.