Le Alfa in scala 1/43

Infatti, questa 1900L TI è un'ottima scelta.

Per tornare alla discussione di prima sui buchi da coprire. Non commento le Alfa odierne che non mi riguardano più, come già spiegato.

Il discorso è che le anteguerra sembrano allo stesso tempo avere una clientela più ridotta e porre problemi produttivi maggiori per tutte le parti meccaniche esposte. I produttori guardano ai guadagni, quindi gli conviene assai poco. D'altronde, ritengo benvenuta ogni iniziativa in quel campo (e aggiungo di essere poco convinto da quelle di certi artigiani che non riescono minimamente a cogliere le giuste proporzioni e la presenza dei modelli riprodotti), ma è impossibile mirare alla completezza: quando l'Alfa faceva solo telai da carrozzare all'esterno, quasi ogni vettura era unica. Dal punto di vista estetico, non puo' esistere un catalogo completo delle Alfa anteriori agli anni 50. Comunque quando Spark ci propone delle 8C2300 LM o MM fatte bene al prezzo (non proprio regalato, ma insomma) degli industriali cinesi di oggi, ben venga.

Devo dire che per quanto mi riguarda, non faccio certo una priorità della completezza di modelli anni 80-90 in ogni loro declinazione, come i vari restyling, ma questa è solo un'opinione mia. Ritengo che moltissmi buchi sono stati coperti in questo ultimo decennio, se ricordo che fino alla Minichamps di Alfasud Sprint c'era solo la Mebetoys, o il kit Alezan (possibilmente peggio della Mebetoys come linea). Questi si' che erano buchi da coprire.

Sul discorso F1, anche li' ritengo che ormai mancano assai poche Alfa nella produzione industriale: fatte le Brabham, le 177, 179, 184 e 185, sarei lieto di vedere una 182 (forse la più filante di tutte esteticamente) e la 183. Poi magari si puo' anche considerare le Osella.

Ma se capisco che le obsoleti sono una categoria a sé, piaciono o non piaciono, in quanto a collezionista "genetico" (nel senso di indole ereditata), continuo più che mai a considerare che collezionare non è solo mettere un mazzo di banconote sul banco del negozio o preordinare ogni nuova uscita, ma soprattutto togliersi la soddisfazione di portare a casa dei pezzi che si trovano difficilmente, dove la conoscenza dei modelli, il fiuto, la ricerca continua, magari un po' di fortuna sono ingredienti importanti almeno quanto la voglia di staccare assegni (che pure servono... ). E' anche quella la ragione per cui seguo solo fino ad un certo punto il discorso sulla mancanza di novità.