GTV2000 - La Collezione

Ma dai, non rende male nel complesso

Sotto, il telaio moderno con un motore sprint...

Torniamo al classico: scala 1:43, Alfa 6C, un kit in resina neanche troppo vecchio, ma neanche nuovo: non so di preciso quando fu prodotto, mi sembra nei primi anni 2000. La 6C2500 Turismo è il primo modello della ditta, ha il numero di catalogo FUX001.

Preso di recente perché non ho mai voluto spendere troppo per un modello di cui avevo già la version Gamma.

Rende abbastanza bene, ma quella mascherina è massiccia...

Dicevo mascherina massiccia... si vede solo quella... Che poi credo che il kit suggeriva di lasciarla lucida, mentre le vere 6C2500 Turismo erano vernciate fino alla modanatura del radiatore.

Il risultato, come proporzioni generali del muso, non è particolarmente riuscito.

Decisamente meglio la resa della fiancata: si vede bene il macchinone tipo ministeriale...

La coda è decente, ma non credo regga bene in confronto di foto della vera 6C....

Credo avessero tutte due fanalini, per cui dovrebbe mancarmene uno, anche se non si vede proprio nessuna traccia.

La marca Fuxia sotto al fondino

Secondo te è meglio la gamma quindi? Io ho quella e mi pare molto simile anche se la coda è forse un po' più dolce e mascherina un poco più sottile

Mah, avendole a portata di mano, eccoti il confronto diretto. Secondo me si valgono, nessuna delle due è azzeccata.

Se la Gamma ha la clalandra meno massiccia, invece è troppo verticale.

Sono diverse sotto tutti gli angoli, ma ci sono pregi e difetti di qua e di là.

Di recente, ho trovato un modello di cui non c'è traccia da nessuna parte, venduto come "scratchbuilt" cioè autocostruito, eppure che sembra fatto proprio come se fosse da un kit in plastica.

Origine Inghilterra (con annesso ritardo di consegna perché poste e dogane sono impazzite: mi hanno accollato spese di dogana improprie, ora aspetto il rimborso che mi è stato riconosciuto dal Garante, evviva!), per cui se è autocostruita, è stata fatta molto probabilmente da un Inglese.

La scala, per noi assai inusuale, è 1/32. Per chi pratica lo slot racing invece è consueta, e va detto pure che forse appunto in Inghilterra andava di più.

L'interesse del modello sta, almeno per me, nel soggetto: la 12C37 è possibilmente la più bella monoposto Alfa, come forme e proporzioni, a dispetto del suo insuccesso agonistico.

E il modello stesso è fatto davvero bene.

Si puo' opinare su alcuni punti: il colore (anche quello nella tradizione inglese di sostenere che le Alfa anteguerra erano marrone...), il bordino giallo alla mascherina mutuato dalla Tipo C ma mai usato sulla 12C37, ma per la forma, è un esecuzione stupenda se la si ritiene scratch.

Le ruote e gomme un po' diverse davanti e dietro possono infatti essere state recuperate da due diversi kit per avere dimensioni corrette. Si nota anche che la sospensione anteriore non sarebbe del tutto la sua perché ha si' le "bottiglie" verticali molle/ammortizzatori, ma inserite in uno schema a triangoli sovrapposti anziche i bracci tirati.

Si nota anche che gli scarichi passano sotto alla carenatura posteriore anziché dentro ad esse, errore marginale direi.

Pur ben conservata (chissà quando sarà stata costruita), sono andati persi dettagli minuti tipo alcuni ganci del cofano - cioè, erano stati dettagliati!.

Veramente, a giudicare dei gusci di carrozzeria, sopra e sotto, ci si chiede come uno abbia fatto una cosa cosi' "professionale" che sembrerebbe un kit di plastica industriali, e tra i buoni.

Eppure infatti, a guardare da vicinissimo le feritoie, hanno leggere irregolarità che tradiscono il lavoro a mano. Stesso dicasi per le linee dei pannelli dritte solo al... 99%.

La sagoma è convincente sotto tutti gli angoli. Mancano due prese d'aria sul muso, e due rigonfiamenti sui lati del cofano, ma l'armonia complessiva fa quasi dimenticare queste mancanze.

Assai curato anche l'interno, col cruscotto dalla forma giusta, anche se i quadranti non sono in posizione corretta. Vuol dire che il modellista era documentato, perché la vettura era poco nota fino all'uscita del libro "Le Alfa di Jano" nel 1982.

Mi viene il dubbio che, nei cerchi modellistici inglesi, qualcuno abbia proposto disegni in scala di questo modello in anni in cui l'autocostruzione andava ancora di moda.

Prima di riceverla, ho pensato potesse avere qualche parentela con la 12C37 slot presentata l'anno scorso, pure di origine inglese e in 1/32.

Invece, mettendole a confronto, non hanno niente da spartire se non le proporzioni indovinate.

Che siano state fatte in base allo stesso disegno? A prescindere dalla tecnica costruttiva (la slot è fatta in un materiale tipo lexan, ma non è quello), sono assai simili sia per dimensioni che per sagoma.

Due misteri...

Secondo me, un'Alfa che meriterebbe una riproduzione in scala (meglio se 1/43) veramente accurata, perché sia la confidenziale Mardon sia l'ABC sono poco soddisfacenti, per motivi diversi.