GTV2000 - La Collezione

Per quanto riguarda il peso sulla sospensione, ti consiglio lo stesso metodo che ho adottato per la bimotore, modello pesantissimo per cui temevo anch'io di piegarle col tempo.

O messo sotto il fondino del modello uno spessore di legno che la tiene sollevata quel tanto che basta a non fare toccare le ruote sul ripiano, senza che si vedesse il vuoto.

Ho proceduto alla messa a livello della 8C2900 Botticella, e con opportuno supporto sotto ho incollato le due ruote in modo che tocchino il suolo insieme (cioè niente Alfa a tre ruote), dividendo cosi' il peso sulle quattro. Il risultato regge. Purtroppo dopo rimozione della colla d'origine e varie piccole lavorazioni di ripristino, la sospensione superiore destra è di un decimo più corta dell'altra, cosi' che la ruota destra è più vicina al corpo carrozzeria, e il camber è corretto solo a sinistra...

Ma insomma, ecco un modello discreto della 8C2900A 412004 con cui Guglielmo Carraroli corse l'Eifelrennen al Nurburgring il 13 giugno 1937 (DNF).

Se l'asimmetria della sospensione rimane nei limiti dell'approssimazione di costruzione di FB (e altri), purtroppo i ritocchi conseguenti al distaccamento della parte posteriore rimarranno come nei a questo modello.

Per l'appunto, 412004 è poi diventata questa:



sicché l'ho anche tre volte nella mia collezione

Ecco poi il risultato della riparazione alla 6C3000 BBR. Non eccezionale, anche perché il colore usato è un po' più sul marrone, mentre il rosso della BBR tende verso la prugna. Molto dipende dalla luce nel valutare il risultato. Ci sarebbe verso fare un po' meglio, ma rimarrebbe pur sempre una riparazione, a meno di riverniciare tutto.

Un'altro salto 30 anni indietro con questa 6C2500 IDEA3.

Mi è anche arrivato il "Set Varzi" nella teca con due auto. Sorpresa: non era quello annunciato (P2+8C2600), ma un'altro di cui non sapevo: 6C1750 GS Mille Miglia e P3 Targa Florio 1934. Caso risolto col venditore .

E quindi niente male il cofanetto.

I modelli FB di "prima generazione" sono infatti alla pari con altri artigiani di allora. Questa 6C1750 ha indubbiamente una sua presenza, e se ci sono piccole pecche, l'impressione d'insieme è pregevole.

Il colore strano è dovuto alla luce del giorno...

Interessante anche la Tipo B "larga" modello 1934, con i paraspruzzi forse un po' esagerati (o quantomeno non dell'esatta forma) e sopratutto i compressori che stanno dentro alla carrozzeria larga.

Un bel paio, dai.

Torno sui confronti "impari", cioè la misura dell'evoluzione dell'"arte" modellistica.

Una ventina d'anni tra questa 8C2300 MM 1933 di John Day (1974) e questa 2.3 di Bruneri/A&G. Confronto impietoso in quanto la A&G è particolarmente riuscita. Eppure va riconosciuto a John Day che, per i suoi giorni, faceva un bel lavoro: l'auto è colta bene nelle sue proporzioni, poi i particolari, tutti fusi in metallo bianco, sono il limite della tecnica di allora.

Oltre alle ruote a raggi, la fotoincisione ha giovato a certi pezzi cromati, come i supporti dei fari, in questo caso.

Quindi promosso John Day, secondo me.

Qualcun'altro ne esce meno bene. M. Bossi (lo stesso di IDEA3 - vedi sopra) ha "commesso" questa 6C3000 nel 1980. La BBR è del 1992. Sembrano secoli diversi...

Eppure aveva ruote a "filo"!

Che mancasse la documentazione del posteriore?

Bene, concludiamo oggi con qualcosa più rifinito: 33/3 Brands Hatch 1971, Project43, presa a prezzo ragionevole dagli USA.

Bel montaggio, tranne lo specchietto collato e reincollato (da me) con fatica...