GTV2000 - La Collezione

Anzi, partendo dal confronto tra le ruote stesse, si vede subito che sono costruite in modo simile, eppure sono del tutto diverse - belle tutt'e due ma non identiche.

Anche la scocca non è identica. Il trattamento dei particolari è del tutto diverso: parabrezza, ganci, prsa d'aria, mascherina (decisamente migliorata!)

Eppure, malgrado le differenze in molte zone, non si puo' escludere che la Starter sia un master MRF rielaborato.

Notare per esempio, sul lato anteriore, il raccordo tra la carenatura della sospensione e la fiancata: il raccordo un po' angoloso non è tanto naturale, e si nota su tutt'e due. Eppure, lo sportellino sulla coda non è allo stesso posto!

Poi la Starter propone una concezione molto particolare delle sospensioni: sono in fotoincisione piegata, con delle piastre davanti e dietro a collegare il tamburo con la scocca !!

I fondini poi sono diversi, anche se non si puo' escludere che uno sia una rivistazione dell'altro.

Un ritorno ai giocattoli obsoleti, in questo caso anche tra quelli di costruzione più semplice.

Un fascino ce l'ha nell'interpretazione della linea della Giulietta Sprint. Questi fari proeminenti sono una particolarità, volendo, poi si capisce anche il perché sia stata interpretata in quel modo: è anche vero che quei fari sono una "firma" del muso Giulietta Sprint.

Si tratta quindi della Sprint FIP, scala 1/60 circa

Sulla FIP, neanche Rampini dà un granché d'informazioni, indicando solo che era una ditta italiana fondata nel 1955. Questa Sprint sarebbe del 60.

Non proprio graziosa la coda... anche se si riconosce il fregio illuminazione targa.

Il muso con occhiali da miope...

Sotto non reca nemmeno il nome della marca

Confronto dimensionale con altre Sprint della stessa tipologia: è la più grande tra le piccole!

Da sinistra FIP, Lima, Ingap, APS-DLM

Nessuna ha un profilo appena convincente...

Eccoci con una slot questa volta.

Una 2000 GTV delle 24h di Francorchamps 1976, quanto più vicino alla mia 2000 GTV abbia trovato finora, tra specchietto e fari di profondità. Fatto sta che qualche mese fa ho avuto l'occasione di parlare con Gérard Lanvin, il preparatore LOV'Auto di quelle GTV.

Il modello Fly propone una mascherina decente, e linee complessivamente corrette.

Ecco il frontale, con la stranezza dei fari - due gialli, due bianchi.

Non essendo mai stato convinto abbastanza dalle proposte in 1/43, ecco che potrei riverniciarla di rosso per avere finalmente un modello della mia?

Peccato per un dettaglio, che mi fa desistere: FLY non ha creduto opportuno cambiare i fanali di GT Junior per quelli grandi tipici della 2000...

Queste slot sono sempre più realistiche e rifinite, ci torneremo.

Ma intanto, andiamo ancora sul pezzo "fatto bene", anche se in Cina (ormai difficile da evitare, pure per produzione di un certo pregio come questa). Modello uscito qualche anno fa, che mi ero perso.

Ecco quindi un altro buco tamponato...

La Giula TZ di Century Dragon è indubbiamente di bell'effetto.

Si potrebbe obiettare, essendo pignoli, che il fregio di mascherina è un po' troppo spesso, cosi' come le fotoincisioni dei fari sono un po' larghe.

Questo esemplare che mi è appena arrivato necessita di riattaccare bene le cornici dei vetri, staccati davanti e dietro. Sospetto che un colpo di lucidatura sia responsabile, perché ho visto che un po' di polish su quel fianco.

Anche il posteriore rende bene. Hanno riprodotto in tutto l'esemplare del museo, compresi gli adesivi Museo Storico e per i 50 anni di Autodelta.

Anche la presentazione e la confezione sono di buon livello.