GTV2000 - La Collezione

Ho ritrovato qualche informazione sui vecchi kit di TZ2.

Per la GP Studio, Rampini indica la produzione come 1978, "GP" sta per G. Pradella, Treviso.

Nessuna data per Cipiemme, che non risulta nel Rampini, né per la Manou, non elencata. L'ABC è pure del 1978.

Ma mi è rinvenuto un catalogo Cipiemme con data 1977 che riprende la TZ2 e annuncia la SZT come modello in preparazione.

Ebbene ci si legge pure li' Giorgio Pradella, Mogliano Veneto.

Strano che abbia fatto due stampi diversi per la TZ2, a un anno di distanza, sotto due marchi diversi.

Comunque, a parte la Manou che fin qui non so quando sia stata prodotta, la Cipiemme sarebbe la più antica tra quelle datate, di poco.

Ma ci sta che sia uscita prima, anche molto, la Manou in quanto avevo fatto vedere qui la confezione originale che reca il numero di catalogo 308. Mi pare di capire che la serie sia partita col n°300 o 301, e se è l'ottavo modello di una serie partita nel 1969, pacifico che sia uscita ben prima del 1977.

Sempre Rampini elenca una RD Marmande (Raymond Daffaure), in legno, già nel 1966. Pur avendo alcuni modelli RD purtroppo la TZ2 non mi è mai capitata.

Per una volta, illustro qui un modello che non è nella mia collezione, ma come ben ricordavo, avevo visto e fotografato quella che mi pare essere la TZ2 RD Marmande al museo di Arese.

Per "completezza" sul tema modelli di TZ2 "precoci", eccola qui sotto.

Rimando anche ad un'altre riproduzione anni 60, la slot car di Unicar presentata dieci pagine addietro.

Ulteriore elemento sullo stesso tema: ho ritrovato foto archiviate di una TZ2 RD Marmande, che non mi ero aggiudicata.

Ecco il posteriore, non troppo azzeccato

... e l'evidenza che Daffaure fu il primo a riprodurla in miniatura: reca la data 1965.

Bah, ammettiamo che i modelli qui sopra non sono tra i più fedeli, e nemmeno tra i più aggraziati.

Tanto continuiamo in quella vena.

Un'altro giocattolo tra i pionnieri nella sua categoria, è datato 1948.

Abbiamo quindi un' Alfa 158. Ve lo dico perché magari non l'avreste identificata al primo colpo.

NIGAM, Alfa 158, metallo "pesante"

Possono ancora capitare colpi di fortuna, o quantomeno acquisti dove l'occhio allenato ha consentito di individuare al volo qualcosa di decisamente raro e quindi trattarlo senza sparare cifre.

Se c'è da determinare l'angolo meno indovinato del modello, sarà probabilmente il tre quarti posteriore

Si nota che, forse non avendo foto nitide abbastanza, per non sbagliare hanno messo uno scarico per lato.

La vernice andata mostra anche le ruote in ottone, o bronzo? Importanti, al netto dello stato giocato della carrozzeria, le gomme d'origine. Secondo Gallinella, è il primo modello con gomme marrone e numero sul muso, dopo sono nere con le stesse scolpiture, ma più sorprendente il numero di gara viene spostato sullo lato!

Ecco, il muso ci fa capire cos'abbia di Alfa 158 questo giocattolo: la forma trilobo della mascherina. Meno male!

OK, poteva non bastare quel radiatore per convincerci che Alfa Romeo è.

Se ne saranno forse accorti alla NIGAM, allora hanno pensato bene a fugare i dubbi.

Rimanendo alla stessa epoca, Mercury e Dinky Toys ci hanno proposto Alfa 158 molto più azzeccate, ma comunque qualche anno più tardi (1951 e 1952).

Spettacolare la differenza, sia di stile, sia di dimensioni.

Fuori categoria la Nigam, ma tra le altre due c'è del buono e meno buono su tutt'e due.

Per completare, cenni storici sulla NIGAM

Un'altro salto di categoria. Beh, siamo abituati.

Questa volta per rispondere a Christian sui filobus "artigianali" in vendita su eBay.

Mi lasciai tentare qualche settimana fa, poi ricevetti molto presto, poco da dire, il modello. Non l'avevo ancora presentato perché mi lasciava perplesso. Per il prezzo, insomma, sarebbe onesto.

L'idea stessa di trasformare un bus edicoloso ci puo' stare. Quelche approssimazione nella rifinitura, considerando cos'è e com'è ricavato, si puo' anche capire.

Il risultato è a metà. Cosi' non sembra male (scusate le foto, ma d'inverno alla luce del giorno è difficile fare meglio).

Il posteriore, al netto delle aste - fatte bene a parte la carenatura un pelino grezza, mi sembra ripreso pari pari dall'autobus

Il fianco sinistro consente di vedere il raccordo tra frontale specifico e corpo del bus: notare il gocciolatoio a livello del terzo finestrino.

Il muso, parte qualificante, è pure un po' grezzo come superficie, e il fregio è dipinto a mano in modo minimalista. Un lavoro alla svelta.

Il guaio viene confrontandolo alle foto del vero: Il Viberti di Padova (sembra fosse l'unica serie di filobus Alfa carrozzata Viberti) ha il muso molto più tondo, fari posizionati più all'esterno, montanti dei finestrini più sottili, ecc.

Grazie per il riscontro, non ero convinto della realizzazione ma credevo fosse una clone di un Gila, non un taglia e cuci da edicola...
E' vero anche che il prezzo non è eccessivo, comunque lascio, tanto non ho autobus e similari.
Ne aprofitterei per chiederti invece se, quando hai tempo, riusciresti a fornirmi il passo del trattore stradale mille della bisarca autodelta: vorrei comparare con qualcosa che ho in casa per valutare una eventuale futura autocostruzione...

Il passo del trattore, sul modello di bisarca Giocher presentato qui è di 85mm.

Grazie... mille!
Saranno reali? Chi lo sa