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GTV2000 - La Collezione

Ultimo Aggiornamento: 07/05/2024 13:34
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23/02/2010 14:50

Il postino assomiglia sempre più a Babbo Natale fuori stagione...

Tanto per cominciare con le "novità", ecco un bel kit anni 70 in scala 1/24, tutto in metallo bianco, e molto riuscito come fedeltà alla vera Alfa.

Trattasi di una Tipo B Wills Finecast, un modello che mi stuzzicava perché era nelle liste di alfine esistenti da decenni, mentre non l'avevo mai vista dal vero né in foto.

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23/02/2010 14:51

Le ruote, ovviamente, non sono per niente all'altezza di quello che ci si aspetterebbe oggi.
[Modificato da gtv2000 23/02/2010 14:52]
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Chissà perché quella striscia nera sul serbatoio...

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25/02/2010 16:50

Continuo a riprendere qui, poiché si tratta della mia collezione, qualche immagine scattata per il topic "confronto obsoleti" su automodellando.

Da sinistra, Politoys plastica 1/41; Sam Toys; Metosul; Solido.

Le ultime due a destra sono dallo stesso stampo, per cui cambiano solo ruote e fari. La Solido è senza discussione quella venuta meglio, sia per la linea, sia per le proporzioni. E' l'unica che, diciamo, assomiglia a qualcosa di presentabile. Se poi pensiamo che la Metosul era ancora nei negozi negli anni 90...

Nessuna ha delle aperture.

La Politoys è francamente penosa, nemmeno una caricatura. Niente slancio, parabrezza verticale e piatto, cofano motore corto, baule lungo, insomma proprio niente a posto.

La Sam Toys se la cava discretamente per quello che è. Sarà pure un esecuzione economica con pochi pezzi di plastica, ma almeno come linea ricorda quel che vuole rappresentare. Si direbbe addirittura che hanno preso spunto sulla Solido. Si vede che è più piccola delle altre tre. Il più bello della Sam Toys è comunque la sua scatola.





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25/02/2010 17:20

La Giulietta berlina (e/o TI) si declina da due stampi di base, la Politoys plastica al 1/41 e la Mercury al 1/48. Quest'ultima pero' in due esecuzioni nettamente differenziate e segnate al catalogo con due numeri distinti, il 17 per la Berlina normale, senza vetri né interni, e 20 per la Giulietta TI con vetratura e abbozzo di'interno. La parte posteriore dello stampo è stata aggiornata per raffigurare la TI col taglio del baule allargato e luci raccolte in accenni di pinne.

A dire il vero qui mancherebbero due obsoleti decisamente "esotiche", la Sam Toys e la ICIS. La prima ha un numero di catalogo, ma sinceramente non l'ho mai vista né dal vero né in foto, al punto di dubitare che esisti davvero oltre al disegno sul catalogo. Avreidetto lo stesso sull'ICIS finché qualche anno fa una è apparsa all'asta, con un lotto di ICIS. Saro' di fuori, ma non al punto di vendere la casa per un Alfa obsoleta! Quindi mi dispiace, ma niente Sam Toys né ICIS. Già, bruttisima ci sarebbe anche una produzione greca "Elvip", ma anche li' il rapporto prezzo/natura o qualità del modello mi ha fatto dire 'no grazie'.

Quindi se torniamo alle quattro riprese qui, si conferma la differenza di sensibilità tra chi faceva i master alla APS e chi ne era incaricato alla Mercury. Con la tecnologia dell'epoca, la Mercury erano al livello di Dinky ecc. per fedeltà. La Politoys è decisamente grossolana. Guardate come sono bassi il parabrezza e il lunotto, forse per fare spazio alla vetratura. Il muso è una caricatura venuta non troppo bene, la coda, insomma... La differenza di scala fa poi apparire la Politoys come una limousine USA in confronto alle proporzioni assai indivinate della Mercury. Encomiabile l'aggiornamento dello stampo tra Berlina e TI, perché alla fine, se non lo si sa, chi lo noterebbe?
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27/02/2010 11:20

Aggiungo due Giuliette Spider che non erano nelle immagini sopra: gli americani li chiamerebboero "bubble" in quanto fatti da un singolo pezzo di plastica soffiata, o meglio di due semigusci saldati a caldo.

Superfluo ogni commento sulla rifinizione. Pero' si nota che la CRIO, quella rossa, è più piccola e più "indovinata" come linea, mentre la grigia è più grande e grezza. Ci corre, mutatis mutandis, la differenza che c'è sia di dimensioni sia di linea tra la Politoys e la Solido.





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27/02/2010 15:57

Sai cosa mi fanno venire in mente questi confronti che hai postato?

O a quei tempi erano tutti asini in matematica, o io sono un maniaco...


Mi sto facendo le seghe mentali se vado fuori di 1mm, che nella realtà sono oltre 4cm... ma questi che senso della proporzione avevano????

[SM=g27991] [SM=g27991] [SM=g27991] [SM=g27991]
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27/02/2010 19:35

Hai ragione, ma vanno distinti vari concetti.

Qui siamo 50-60 anni addietro. La categoria è giocattolo, mica modello come l'intendiamo, che poi è si e no un'invenzione degli anni 60. Si trattava di pezzi a costo ragionevole il cui destino era la distruzione scontata a breve nelle mani dei bambini. Per quello è tanto più eccezionale un pezzo come la P2 di latta del mio avatar, che pur essendo un giocattolo di fine anni 20 è lo stesso un interpretazione eccezionale della P2, in scala grande pero', e di costo impegnativo all'epoca.

Semplicemente, non erano assini in matematica, mai si sarebbero sognato di calcolare le misure in scala esatta! Era arte, non calcolo, e tra gli artisti, beh, ce n'erano di bravi e altri... meno.

Ripeto il concetto che, anche per quanto riguarda il modellismo, da non mettere tra le mani dei bambini, FDS e John Day erano pionieri, facevano cose pregiatissime per l'epoca (anni 70), ma se li guardi con gli occhi di oggi, per fedeltà di linea e rifinitura, o ridi o piangi.

Questi pezzi d'epoca vanno per forza guardati con altri occhi: fino a che punto sono un interpretazione piacevole del soggetto, perché di rifiniture curate neanche si parla, per via della necessaria (e non scontata) solidità.

Se tu prendi una Giulietta Sprint Togi, è una caricatura, ma bella secondo me.

Poi magari ci sono pezzi veramente brutti ma pregiati perché rarissimi. Vado in cerca di rarità obsolete, ma ad un certo punto non perdo di vista che quel che mi viene proposto a varie centinaia di euro è pure sempre un brutto pezzo di plastica, e allora lascio, perché le cose hanno anche un loro valore intrinseco a prescindere dalla rarità e della passione che ci muove.

Pero', e mi sembra di averti già espresso il concetto, il modellismo è anche fatto di "codici", di usanze culturali, non solo di riproduzione meccanica in scala. Le prospettive s'offrono all'occhio in modo diverso per un pezzo piccolo rispetto a quello in scala reale. Per questo motivo, i modellatori provetti barano, per fare modelli più larghi (o meno lunghi) che sembrano più "giusti" per ragioni di prospettiva ottica. Nello stesso modo per cui il colore vero sul modellino sembra troppo scuro, perché non ci sono le grandi superfici riflettenti e lo guardi quasi sempre all'interno di un locale chiuso.

Il confronto lampante è quello tra la Ferrari GTO di Model Box e quello, contemporaneo, della Solido. La Box sembra troppo stretta.

Tutto sommato, fai bene ad essere maniaco, ma c'è pure il rischio di rimanere deluso dal risultato anche se, e forse proprio perché sarà esattamente in scala.
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28/02/2010 17:10

Bene, se, come già sapevo, gli obsoleti qui non raccolgono grandi favori, che ne dite di questa?

A&G Modelli(Sig. Guida), 8C2300 vincitrice delle 24 ore di Spa Francorchamps 1932 con Brivio.

Corsa storica in quanto fu la prima volta in assoluto che una macchina della Scuderia sfoggiava sul cofano il cavallino rampante in fondo giallo.

Qui la foto, del gennaio scorso, della seconda classificata, restaurata perfettamente col cavallino:



Le due 8C che finirono in doppietta andarono e tornarono per la strada, ci sono belle foto di esse sul passo del San Gottardo nel libro 8C2300 di Angela Cherrett, e un'altra al loro passaggio a Como sulla via del ritorno.

[Modificato da gtv2000 28/02/2010 17:16]
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28/02/2010 17:12

Da notare pero' l'assenza della targa [SM=g27996]
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28/02/2010 17:13

L'esame attento del modello tenderebbe a confermare che la 8C2300MM Bruneri di cui prima fosse opera del Sig. Guida, in quanto questa è di costruzione molto simile. Eppure il taglio dei parafanghi è diverso sia davanti che dietro, e il corpo vettura, probabilmente dalla stessa base, è pure adattato.

La 8C2300 MM Bruneri:
[Modificato da gtv2000 28/02/2010 17:21]
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28/02/2010 17:23

L'arrivo trionfale delle 24h di Spa Francorchamps 1932:

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28/02/2010 17:26

I vincitori Brivio e Siena:

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28/02/2010 17:28

Dettaglio della vettura sorella (a destra #40), con la targa come dovrebbe essere sul modello...
[Modificato da gtv2000 28/02/2010 17:37]
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17/03/2010 14:49

Mi è arrivata la 2000 Berlina Gamma presa dal venditore greco. Non è ineccepibile il montaggio, con un po' di polvere nella vernice, un pochino troppa colla e fotoincisioni che non combaciano bene con la carrozzeria. Comunque a guardare bene, per quest'ultimo appunto non darei addosso al venditore in quanto sembra un kit rognoso proprio per quello: mi sa che richiede tanti aggiustamenti perché vetri e cromature vadano al loro posto. Anche il paraurti posteriore sembra troppo corto sui lati per arrivare agli incassi della carrozzeria, e li' non ci sarebbe proprio niente da fare.

Ma insomma, a quel prezzo, praticamente quello del kit, non mi lamento.
[Modificato da gtv2000 17/03/2010 15:10]
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