GTV2000 - La Collezione

Azzoooo...

Come al solito, salto da un estrema all'altro, dal superdettagliato kit GTA BO-G alle più plebee obsoleti, cioè le Norev in plastica.

Qui, quando ero bambino, erano le più comuni perché le più economiche.

Hanno fatto un po' di Alfa, pur essendo un marchio francese.

La più antica è la Giulietta Sprint:



E' stata la prima Alfa prodotta in numeri significativi, e pur di notevole richiamo per linea e prestazioni. Alla fine degli anni 50, l'Alfa si accordo' anche con la Renault sia per la produzione delle Dauphine al Portello che per la commercializzazione delle Alfa in Francia, che recano la targhetta "Societe Francaise Alfa Romeo". Che sia la ragione per l'inserimento della Giulietta nella produzione Norev? Certo che a quei tempi i fabbricanti di giocattoli non dovevano pagare le royalties alla Fiat, anzi, i costruttori erano ben contenti, per la loro pubblicità tra i ragazzini, di vedere i loro modelli riprodotti. Tra l'altro, André Citroën produsse in proprio i giocattoli in latta per la promozione del marchio...

Poi passano molti alli prima di vedere un'altra Alfa nel catalogo Norev. Si tratta questa volta di una vettura da corsa, che ha impressionato alle 24h di Le Mans 1968, con le tre ai 4°, 5° e 6° posto e, ovviamente, la tripletta in cima della classe 2000. Viene realizzata sia in metallo che in plastica, identiche in tutto, in quanto usavano gli stessi stampi.





Poi pochi anni dopo, un'altro modello che fa impressione sul pubblico, pure con tutti i suoi limiti per vari motivi: la Montreal. Anche questa sia in metallo che in plastica.



E questa mi dà pure lo spunto per far vedere il neo delle Norev, specie se con aperture: si deformano di brutto col tempo, anche senza nessun intervento esterno, tipo luce o caldo...

Dicevo dei salti da un estrema all'altro... Scontato il poco interesse per gli obsoleti, in pieno agosto poi.

Allora... finalmente mi sono aggiudicato una 6C2500 SS Ala spessa della BBR o, più esattamente della Styling Models che è poi la stessa cosa. Se n'era già parlato, la ritenevo l'unica riproduzione fedele di quel bel modello. Una è rimasta poco niente notata su eBay perché il venditore aveva scritto "SM models", che sarà sfuggito a molti. Insomma, pur sempre un centinaio di euro più la spedizione, ma se n'erano viste anche a oltre 175 di recente, quindi bene: un buco tappato nella collezione.

Ottime condizioni, dopo un po' ho notato la mancanza del vetro su un faro. Vabbé, si nota talmente poco che credo di averci fatto caso solo perché ho intrappreso una ripulitura degli incassi sulla carrozzeria perché impolverati. Poi stranamente, mi è stata consegnata con una scatola e basetta di Ala spessa Minicar, che non c'entra nulla. Che il venditore abbia ad un certo momento scambiato scatole e basette con un'altra?

Insomma confermo che è un bellissimo modello.

La #80 è quella ad iniezione della Mille Miglia 1940 (Chiodi-Zorzi), la #70 è invece la vincitrice della Tobruk-Tripoli 1939 (Sanesi-Boratto)

Notiamo come sono rese bene le proporzioni di quella carrozzeria, molto meno facile di quanto sembri, per l'equilibrio tra curve, fari, la loro posizione esatta, ecc.

L'occasione per parlare delle riproduzioni dell'Ala Spessa era stato un mio commento (critico) sulla Top Model, sicuramente il modello più economico attualmente reperibile (pur sempre sui 35-40€ come attesta l'etichetta da 38 del 2003 sulla mia). Poi c'è pure quella Alfa Model43, che viaggia sui prezzi che ho pagato per la BBR.

C'è da aspettarsi giustamente che il Top Model sia meno rifinito in rapporto al suo prezzo. Ma cosa incide l'accuratezza delle forme sul prezzo di costo? E' li' che non ci siamo, a prescindere dalle solite ruote molto troppo piccole. Non vi sembra, dalla foto sotto, che pur essendo rozza, la vecchia FDS renda meglio "l'idea" formale dell'originale?

Ma dalla vista anteriore, quella che ci rimette davvero è l'Alfa Model 43: fari decisamente piccoli, posizionati troppo al centro di una carrozzeria nel suo insieme decisamente troppo stretta. Con questo non escludo che la BBR possa essere troppo larga, ma questo è un modo di "barare" per rispettare le illusioni d'ottica legate alla miniaturizzazione delle forme, e il risultato appare comunque più convincente.

Anche i particolari sono più finemente riprodotti sulla BBR, il che giova: cf la griglia di mascherina, o i montanti di parabrezza.

Più spietato ancora il confronto sotto quest'angolo: la parte bassa del frontale dell'Alfa Model 43 ha un suo "tentennamento" nel chiudere la curva, esagerando si direbbe che va un po' a "spazzaneve".

Poi invece la sorpresa. La linea di coda della BBR sembra più pulita, più graziosa.

E invece, a guardare le foto d'epoca, l'Alfa Model 43 ha colto due cose: sulla vera c'è una forma che "chiude" a V la sporgenza dell'abitacolo. In realtà è meno accentuata di quanto fatto sul modello, ma c'è, mentre la BBR, e peggio la Top Model, hanno il posteriore piatto. Anche la curvatura delle estremità della coda è più accentuata, un po' più come la Alfa Model (anche qui forse un po' esagerata), mentre la curvatura soffice della BBR sarà elegante, ma non fedele.

Sembrerebbe alla fine che la BBR abbia preso come riferimento non la coda dell'Ala Spessa, bensi' quella dello Spider corsa chiamato "Torpedino" (Targa Abruzzo 1939; Mille Miglia 1940), più piatta e più tonda.

Sulla Top Model, la targa non è al suo posto (per la versione MM 40 - variata dalla Tobruk-Tripoli) è comporta anche un errore di lettura del numero stesso (9984 anziché 9904).

Ci sarebbe poi un'ultima cosa. Dalle foto bianco e nero dell'arrivo della Tobruk-Tripoli, verrebbe da pensare ad una verniciatura con due sfumature di rosso, perché il cofano e la zona d'abitacolo sembrano più scuri, laddove magari i riflessi dovrebbero farli apparire più chiari. Per questo forse ha ragione la Alfa Model ad aver fatto la versione Tobruk-Tripoli bicolore.

P.S.: il peggior modello di Ala Spessa è in scala 1/1!

E' la ricostruzione fatta fare da Luigi Fusi per il museo negli anni 60.

Grazie per le spiegazioni e complimenti per l'acquisto!
Dopo questa disamina, penso che propenderò, per un eventuale acquisto, per l'Alfamodel

cg_76, 12/08/2010 13:49:

---

Grazie per le spiegazioni e complimenti per l'acquisto!
Dopo questa disamina, penso che propenderò, per un eventuale acquisto, per l'Alfamodel

---

Grazie Christian.

L'Alfa Model 43 è sicuramente più facile da reperire, essendo tutt'ora in produzione e in negozio. Pero' al prezzo ufficiale di 168€ . La mia credo di averla presa sulla baia sui 100.

Pur se contesa quando salta fuori, quindi facilmente a prezzi che schizzano, per me la BBR rimane più bella. Secondo me vale la pena tener l'occhio aperto nel caso ne spuntasse un'altra a buon prezzo.

Devo andare a vedere quelle che ho io: una montata, attualmente a casa di mio fratello, senza numeri, acquistata montata un po' di tempo fa e può essere FDS a cui cadde il fondino, l'altra è ancora in kit e mi pare una Minicar, la stessa che ha fatto la TZ Spider. Quella SM l'avevo notata, ma devo tenermi un po' a freno, ho voglia di andare alla libreria dell'automobile.
Ho trovato un paio di foto, è una FDS!

La Minicar dovrebbe essere questa:



Non mi sembra il massimo...

Uè, da tre mesi non avevo aggiunto nulla a questa sezione! Avevo poco di nuovo nella collezione, e quel poco non meritava alla luce degli interessi di questo gruppo.

Ecco invece che ho portato a casa qualche affare. Diciamo pure che i due pezzi presi dal buon Paolo Tron sono in pieno nel campo di Aldo...

Andiamo a Le Mans, per cominciare nel 1960.

L'auto è una barchetta Conrero con motore Giulietta sceso a 1150cc, carrozzeria Michelotti.

Consten/De Leonibus si ritirano alla 11a ora per rottura della trasmissione.





Il modello è indicato da Tron come RACING Miniature made in France, diverso dall'ALM listato da Akkermans.

68€ per il modello montato mi è sembrato valido...

Non sarà un primo premio da concorso per quanto a modello, ma è pure l'unica disponibile. I vetrini laterali veramente sarebbero da Targa Florio, non da LM. Il parabrezza è un po' basso e ha cornici troppo grosse.

Poi, un salto di 10 anni in avanti: LM 1970. Belle le 33/3 lunghe, anche se non hanno avuto successo. La 36 con muso bianco, l'avevo fatta dal kit Provence, è presentata qui pagine addietro. Questa è la 35 a muso giallo.

Ora, Tron ha messo una Ciemme 43, molto ben fatta, che non ha attratto nessun interesse. Risultato, è stata mia per... 37€, con poca spesa poiché spedita con la Conrero.







Il modello è praticamente perfetto...

La foto non è il massimo per nitidezza, che qui d'inverno la luce è poca...

Ottimi acquisti, li avevo notati, ma ce li avevo già tutte e quattro: la 36 di MG, che mi si è distrutta in una caduta, ma che mi è stata ridata una nuova a 60 euro con restituzione della incidentata, le altre tutte Provence. Le 33 MG sono fatte veramente bene tutte, ma è difficile trovarle a quei prezzi.