GTV2000 - La Collezione

Ormai è sempre un terno al lotto la spedizione...

Mi spiace un sacco... però porca miseria che dettagli quel motore!!!

Beh, ho concluso col venditore la restituzione di metà del prezzo.

Ora mi aspettano parecchi giorni di lavoro. Sembra recuperabile, ma non facilmente, perché il telaio stesso è piegato. Fosse una TZ vera sarebbe una perdita totale...

Prima di presentare cose più, diciamo, dettagliate, che pero' come al solito necessitano un po' di restauro per via dei danni durante il trasporto, eccovi un vecchio giocattolo che difficilmente abbiamo avuto tra le mani noi, essendo di produzione greca.

La marca è KOYPAITZO, la scala circa 1/24 - 1/20, il modello beh, con un po' d'immaginazione, si riconosce l'Alfetta GT, no?

Ma il designer aveva solo angoli retti a disposizione?

Mi sono pure arrivate due slot car, prese con buon sconto sul prezzo di listino, e tutte e due con qualche interesse particolare per me.

La prima è la TZ2 targa Florio Fly Slot.

Ottima idea di Fly questa TZ2, una delle Alfa più affascinanti del dopoguerra. Se pensiamo che a fine '80 primi anni 90, c'era una sola riproduzione della TZ2, era la rara ABC, ora ce ne sono di ogni tipo.

Purtroppo la TZ2 Fly non è ineccepibile, ma nemmeno male.

Sopratutto nel frontale c'è qualche stortura della linea: i fari sono notevolmente troppo piccoli, ne risentono tutte le proporzioni del muso.

Ma cosi', dal posteriore, invece è abbastanza convincente.

L'altra Fly presa allo stesso tempo è più azzeccata come resa.

Anzi, si potrebbe anche sostenere che questa sia una delle migliori interpretazioni di GTAm tutte scale e tutte tipologie messe insieme.

Me ne era capitata una già tempo fa, presa per il prezzo buono, ma qui non ho esitato troppo a prendere questa versione che ha un qualcosa di particolare. Ricorderete forse che all'ultima pagina del catalogo della 2000 Berlina, cosi' come in quello delle 2000 GTV e Spider, c'era una bellissima foto, mossa e a colori, proprio di questo esemplare alle 4 ore di Monza.

In rete ho trovato solo una foto molto simile, ma bianco e nero.

Ci si crederebbe quasi, che sia proprio Hezemans al volante...

Ecco, a differenza della TZ2, qui il muso è reso in modo proprio realistico.

Bene, andiamo avanti con qualche modello raro (è dir poco), che raffigura un'Alfa decisamente poco conosciuta.

E che, ad essere onesti, si aggiudica senza difficoltà il titolo di Alfa più brutta di tutta la storia del marchio.

Si trattta della versione 1939 della monoposto 316. Ha corso un'unica gara, il GP del Belgio 1939, e non l'ha finito per via dell'allentamento dell'albero di comando del compressore (ve lo dico io dalla relazione post-gara dell'Alfa Corse).

Praticamente, dalla monoposto forse più bella della storia dell'Alfa (12C37, poi 312 e variante 316/38), riescono a fare la cosa più brutta nel tentativo di migliorare l'aerodinamica.

Il modello è un vecchio kit inglese della C-Scale, l'unica riproduzione esistente della 316/39. Approssimativo? Anche.

Il problema è anche che le foto di questa auto, fino a poco fa, erano poche e scarse. Solo di recente mi è capitata una foto che fa vedere veramente come fosse fatto quel muso, foto che sarà pubblicata per la prima volta nel prossimo libro di Simon Moore.

Quindi l'artigiano aveva poca documentazione a disposizione in quegli anni, e su quella documentazione si vedeva un bel nulla della particolarità del muso.

Bene. Poi chi ha montato l'esemplare che mi è capitato ha fatto anche peggio, in quanto la vernicatura, poco curata nei particolari, non rende per niente la funzione delle varie parti. Quindi sarebbe meglio definirla di fantasia. Anche per i numeri di gara, non so dove la abbiano pescati, che l'unica corsa la fece col numero 10.

Ecco la vera, poco dopola partenza della prima gara in assoluto dove venne usato il "raidillon".

Ora vediamo il muso del modello.

Lo stemma è posizionato proprio non potrebbe essere per via della presa d'aria, omessa sul modello.

Eccola di nuovo su una foto dove si capisce male come fosse fatta.

Ed ecco ancora il modello in tutta la sua approssimazione.

Si noti pure come sono schiacciate le gomme: essendo tutto in metallo, è pesante.

Ora pensavo di rimuovere i decal e dargli una decorazione più conforme, ma purtroppo c'è uno strato di vernice per di sopra, quindi nisba.

Di recente, ho aggiunto un'altro tasello di pregio - ai miei occhi - nella collezione, un modello che tenevo alto nella lista dei desideri.

Il perché è presto detto: si tratta di una 8C2900, è decisamente rara, ed è fatta molto bene.

Lo spider 8C2900A a carrozzeria Alfa ( o Touring - le due erano molto simili) è sicuramente uno dei più belli esemplari, e il modello rappresenta probabilmente l'esemplare 412006 (ex-412004), e non il modello quasi gemello di Simon Moore (412007 ex-412002) che è l'unico coi fregi cromati sulla cima dei parafanghi.

412006:


la 412007 di moore:


Un'altra foto di un esemplare molto simile, che ha il tipico paraurti riprodotto da modello, ma si nota la mascherina più gonfia e non più piatta -a differenza del modello. In questo caso, telaio non identificato con certezza, potrebbe essere 412006 modificata in quanto questi esemplari hanno scambiato più volte questa carrozzeria con la Botticella per gli impegni in gara (lo stesso esemplare andava alla Mille Miglia poi veniva ripristinato per presenziare ai vari saloni dell'epoca). Questa mascherina un po' rigonfia diventerà standard, cioè fornita dall'Alfa stessa ai carrozzieri, verso 1938.


Venendo quindi al modello, si tratta di una COLIBRI con numero di catalogo #9, uscita, secondo rampini, nel 1980. Un bellissimo modello per l'epoca, che montava le ruote Brianza. Oggi ovviamente sono superate per il numero insufficiente di raggi, ma allora erano quel che si faceva di meglio. La linea è piacevole e l'esecuzione di ottimo livello.

La mascherina sarebbe meglio tutta nera, ma non me la sento di intervenire su questo particolare, l'artigiano avendo dipinto di nero i fori della griglia.

Uè? al terzo tentativo la foto non passa???

Un'altro tentativo con al foto che doveva andare qui sopra

Ho ripristinato i tergi che erano caduti nel fondo della scatola di trasporto ispirandomi alla foto nel libro di Rampini. Li' l'asta che collega i due tergi sembrava molto alta rispetto al modello vero, forse ho anche esagerato mettendola in cima ai tergi stessi...

Fa il suo effetto la verniciatura bicolore. Si tratta di un interpretazione in quanto non si sa quali colori raffigurano le sfumature delle foto bianco e nero. Solo da un filmato a colori Simon Moore ha poytuto ritrovare lo schema crema/rosso della propria vettura, mentre l'aveva fatta grigia/blu al primo restauro nel 1986, prima di trovare il documento d'epoca.

La scelta di Colibri è elegante, pur se forse non corrisponde al vero.

La 8C2900A di Colibri viene considerata da Rampini come "R3". Sotto alla mia, c'è un numero progressivo inciso, #10, oltre alla firma "U. Fadini".