GTV2000 - La Collezione

Patrick, riguardo le gomme: se vuoi mantenere l'originalità di questi obsoleti sono d'accordo, se invece ti interessa ripristinarli...

www.prochima.it/pages/sintagom.htm

Si, ma credo che si possano anche trovare gomme bell'e fatte per sostituire quelle crepate.

Si è già parlato delle FB Models, che possono presentare discrete differenze di finiture e accuratezza.

Qui posso confrontare due miei modelli basati sulla stessa auto, almeno in teoria.

Quella amaranto è definita "8C2900B Spider corto "Principe d'Olanda". Va detto pero' che quella del Principe era bianca... La bicolore è invece "8C2900B Spider corto Maharadja di ... " (ora no ricordo, ma è esistita in vero)

Si vedono parecchie differenze inaspettate. Tra l'altro la mancanza delle feritoie d cofano sulla scura (!?), il parabrezza semplificato (ma non sarà che era venuta male la colata del parabrezza, poi sostituito??, differenze di dettagli come bocchetoni e cerniere, insomma un lavoro un po' strano. Eppure secondo me queste sono un po' più fedeli di quella definita "S. Moore"...

In effetti hanno molte differenze, oltretutto la bicolore ha le ruote posteriori coperte, sembrano quasi di due produttori differenti!!

Ne hai così tanti di modellini che perdi i pezzi??

Quello scudetto e quel tergi sparsi sul ripiano???

Purtroppo le riproduzioni in generale hanno spesso imprecisioni, vuoi per difficoltà a reperire dati e quote che vengono così un po interpretati (ed i miei lavori sono spesso così ), ma ciò non toglie che per me sono comunque due bei pezzi quelle 2900, e che mi piacerebbe moooltoooo avere in vetrinetta

piazzone77, 06/10/2009 20:35:

---

Ne hai così tanti di modellini che perdi i pezzi??

Quello scudetto e quel tergi sparsi sul ripiano???

---

Sono in attesa di riparazione, e li ho lasciati li' proprio per non perderli. Staccati durante il trasporto, come spesso avviene.

cg_76, 06/10/2009 23:44:

---

Purtroppo le riproduzioni in generale hanno spesso imprecisioni, vuoi per difficoltà a reperire dati e quote che vengono così un po interpretati (ed i miei lavori sono spesso così ), ma ciò non toglie che per me sono comunque due bei pezzi quelle 2900, e che mi piacerebbe moooltoooo avere in vetrinetta

---

Ce n'è un'altra versione ancora in vendita proprio ora da GIULIASS.

Prima di diventare famosa ditta di modello pressofusi e pressapochisti, la Progetto K aveva sfornato "speciali" in resina molto più confidenziali. Il "pressapochismo" era pero', a quei tempi, in linea con il resto della produzione sul mercato, per cui questa Giulietta SZ non sfigurava, che se ricordo bene l'unica concurrente era un kit Mikansue non certo più realistico.

"Realismo", "accuratezza", "fedeltà", ecc.

Concetti tutto sommato ben relativi, no?

Avete riconosciuto, TZ! Numero di telaio? Boh! Marca Tansogram, Hong Kong.

Per me quei 2 €uri sono falsi!!

Sarò ripetitivo, ma continui a stupire con la varietà della tua collezione!

piazzone77, 27/10/2009 21:34:

---

Per me quei 2 €uri sono falsi!!

---

Oddio, hai ragione... a metà, perché infatti questa bruttissima TZ in salsa di riso mi era costata... il doppio, cioè circa 4 euri

Continuiamo la carellata con qualcosa di più costoso, sempre con quei 2 euri accanto.

Scala 1/20, marca Edison, collezione Shocking Lines, 33TT3 sperimentale del 1971.

Non male come modello, se si guarda alla vera 33TT3 a cui era ispirata

Più che altro, notevole per le aperture e "sofisticazioni". Qui, in fondo a sinistra, l'involucro della batteria che serve a... alimentare i fanali posteriori. Sopra di quest'involucro si appoggia il piede che regge il cofano aperto.

Anche le porte si aprono, persino con una serratura a chiavetta, di grossa plastica nera pero', ma nascoste. Le ruote si sfilano pure, e si vedono i ganci di plastica morbida per tenere chiuso il cofano. Roba da matti.

Il modello sofisticato avrà sicuramente dato nell'occhio di qualche falsaro del sud est asiatico: ecco accanto il clone, in scala ridotta, in plastica e senza aperture, ma non mi si venga a dire che sono due interpretazioni: e proprio lei, ma fatta nel modo più economico possibile. Senza marca, Hong Kong.

Di che periodo è quella della Edison?

piazzone77, 28/10/2009 18:59:

---

Di che periodo è quella della Edison?

---

Da libro di Rampini risulta 1972.

Altre Alfa da corsa giocattoli: abbiamo la fila sotto con le due 179 F1 (versione 1979 e 1980) con la Yaxon davanti e la Polistil dietro. La seconda fila con la Brabham BT46 (1978) Yaxon e la BT49 Polistil.

Altre Alfa da corsa giocattoli: abbiamo la fila sotto con le due 179 F1 (versione 1979 e 1980) con la Yaxon davanti e la Polistil dietro. La seconda fila con la Brabham BT46 (1978) Yaxon e la BT49 Polistil.

E continuiamo con le curiosità. Qui abbiamo, in scala 1/43 o forse un pochino più piccola una 6C1750 berlina ispirata al noto modello Rio. Fatta pero' tutta in plastica diciamo "economica". Era in omaggio. La ditta che la faceva era francese dal nome "Injectaplastic". Per quello che è, il risultato non è male.

La si aveva, dicevo, in omaggio con vari prodotti. Conosco la versione "Clé", non so cosa sia. Ho pure quella segnata "Huilor", cioè offerta con olio da cucina. Questa qui recita "Milkana".

Okay, dopo aver frugato nelle uova (Kinder!), torniamo a pezzi meno "plastici" ma altretanto "storici".

Abbiamo qui un gruppo di John Day ed altre produzioni simili: kit in metallo bianco degli anni 70. (essendo la foto in allegato, dovrebbe apparire in basso al messaggio, dopo quelle linkate)


Mi vorrei soffermare un attimo sul modello in seconda fila a sinistra; la LM 1932 #8 con carrozzeria "aerodinamica" Figoni.

I modelli John Day, meraviglie delle loro epoche, sono decisamente datati: chi si sognerebbe più di fare ruote a raggi colate in metallo bianco (si è fatto anche di peggio in passato!) o anche, guardate quelle due 8C LM, il parabrezza ripiegato all'orizzontale anch'esso in metallo bianco!

Eppure coi loro difetti, questi modelli a volte erano "meno sbagliati" di altri attuali.

Infatti la #8 "aerodinamica" ha il numero di gara sul radiatore in fondo alla carenatura.

In realtà, come si sta discutendo su un forum storico francese che mi dà l'appunto per questo post, la vettura vera aveva una sottilissima rete nera sul fronte, quasi invisibile, che lasciava vedere il numero dipinto sul radiatore in fondo. SI deduce l'esistenza della rete dallo stemma che se non ci fosse un supporto si reggerebbe "in aria".




Poi c'è stato questo modello, apparso su eBay un'anno o due fa, senza marca, accessori "moderni" (cerchi, fotoincisione) ma assemblato e rifinito malissimo. Questo ha correttamente il muso "aperto", ma si poteva anche metterci una retina nera, oltre al fatto che il modellatore è stato zelante e ha rastremato il muso più "aerodinamicamente" di quanto fosse in realtà!



Come mettiamo, invece l'ultimo modello arrivato sul mercato, quello della Ixo, che ha una griglia cromata sul davanti?



E non è solo questione di gamma economica Ixo, questa è la Starter, con lo stesso errore...





Qui sotto abbiamo, in prima fila (un po' sfuocata, mi dispiace):

RLTF John Day
P2 Coda a punta John Day (il camber negativo è poco conforme. Col tempo e il peso, si deforma l'assale!)
P2 Coda a baule SB Models
P2 TF 1930 Grand Prix Models

In seconda fila:

8C2300 vincitrice LM 1932 John Day
8C2300 vincitrice LM 1931 John Day
8C2300 Monza John Day

Forse il problema è dovuto alla scarsa documentazione, e alla scarsa voglia di cercarla...

A volte è difficile interpretare una foto in bianco e nero, magari scannerizzata da una rivista dell'epoca e con un'angolazione infelice...

E' successo anche a me di prendere cantonate nel valutare foto per le mie elaborazioni...

piazzone77, 03/11/2009 22:39:

---

Forse il problema è dovuto alla scarsa documentazione, e alla scarsa voglia di cercarla...

A volte è difficile interpretare una foto in bianco e nero, magari scannerizzata da una rivista dell'epoca e con un'angolazione infelice...

E' successo anche a me di prendere cantonate nel valutare foto per le mie elaborazioni...

---

Si, tutti hanno preso cantonate. Pero' qualcuno "s'improvvisa" professionista... e oltre alla scarsa ricerca di documentazione, c'è anche un po' di menefreghismo in giro tra certi artigiani. Pensano come la Fiat: "intanto ce li comprano".

E vabbè, torniamo a cose più carine.

Il kit di Disco Volante "Autostyle" era firmato Brianza, in metallo bianco. Con qualche accorgimento, sostituzione delle ruote con delle BBR a raggi, e soprattutto un trucco al montaggio, mi è venuta decisamente bene. parlo di un lavoro di oltre 20 anni fa... L'accorgimento era di incollare prima della verniciatura il filo cromato lungo la fiancata, poi di stuccare bene i due semigusci attorno a tale filo. Cosi', ho verniciato il tutto e asportato la vernice sul filo. Mi è tornato metallo lucido, con raccordo perfetto alla carrozzeria. Per me rende meglio, sia per il profilo sia per la mascherina, del Provence Moulage dalla linea un po' più goffa e con le solite fotoincisioni piatte dove i profili di muso e di fiancate erano tridimensionali.

Invece, e si vede persino di più sulle foto ingrandite che dal vero, la verniciatura non è venuta del tutto perfetta, si vede il "grano". Ricordo che pero' a quei tempi usavo lucidare le vernici per evitare il troppo luccicante "da salone" su auto da corsa. Qui forse non sono andato fino in fondo agli angolini. Invece, ammirate come mi venivano bene gli stemmi Alfa in 1/43... col pennello, ragazzi!